Caro
Gianni, volentieri partecipo a questa tua iniziativa e proprio dopo
aver visto su fb foto e video di quei giorni.
Ho
pensato che solo chi è nato entro i primissimi dei '60 ha qualcosa
da ricordare, da parte mia ho ben stampato nella mente me bambina
svegliata dalla voce della nonna, che entrò nella mia stanza
sconvolta, dicendo che c'era l'acqua quasi a filo delle finestre di
casa, e che si sarebbe morti tutti! Saranno state forse le 8.00 di
quel fatidico 4 novembre, scesi dal letto stordita, pochi passi dopo,
col naso alla vetrata della terrazza, mi rendevo conto che una marea
giallastra aveva ricoperto tutto il cortile, si intravedevano appena
i tetti delle auto.
Poi,
l'acqua cessò di salire, si fermò a pochissimo dalla nostra
abitazione, nonostante la nonna ringraziasse la Madonna e i santi,
per precauzione ci trasferimmo da amici.
Dei
giorni successivi ricordo il fango, la disperazione e il disagio di
quei vicini a cui l'acqua era entrata in casa; i miei pensarono bene
di mandarmi a Radda in Chianti, dagli zii, così non avrei perso la
scuola! Insomma non ricordo più come ci arrivai, ma rimasi fra le
vigne quasi tutto l'inverno.
Così
mi ritrovai con un maestro che insegnava a più classi riunite
insieme, come accadeva allora nei piccoli borghi, in una scuolina,
con i banchi grossi di legno nero sbertucciato, dove i bambini più
grandi, che sembravano già da medie, ci posavano pezzi di
schiacciata unta e profumata.
Adesso, rivedere le foto di quei giorni, un che mi prende, pensando che proprio dall'alluvione la città è andata man mano perdendo quell'identità tutta fiorentina, acuta e sagace, fiera, ma anche perfida, artigiana e bottegaia, orgogliosa del proprio gusto certo, sicuro, nell'avvertire a colpo d'occhio quello che "ci stava" e quello "che 'un ci stava".
Adesso, rivedere le foto di quei giorni, un che mi prende, pensando che proprio dall'alluvione la città è andata man mano perdendo quell'identità tutta fiorentina, acuta e sagace, fiera, ma anche perfida, artigiana e bottegaia, orgogliosa del proprio gusto certo, sicuro, nell'avvertire a colpo d'occhio quello che "ci stava" e quello "che 'un ci stava".
(Per
commozioni corali invito a guardare i video di Marasco).
Nessun commento:
Posta un commento