21/11/16

L'ALLUVIONE DI GIANNA E MASSIMO di Gianni Caverni

Con grande dolore ho saputo ieri sera della morte dell'amica ed artista Gianna Scoino. L'avevo incontrata pochi giorni fa ad un'iniziativa che vedeva protagonista Francesco Chiacchio, suo figlio, alla galleria CartaVetra in via Maggio e parlando con lei si era dimostrata disponibile a scrivere per questo blog un suo personale, e curioso, ricordo dei giorni dell'alluvione. 
Puntuale Gianna mi ha spedito il testo due giorni fa con queste parole: 
Caro Gianni,
te ne mando due al prezzo di una!
Un abbraccio,
Gianna

La mail infatti conteneva il suo contributo e quello di Massimo Chiacchio, suo marito.
Tutti e due i testi hanno quell'aria scanzonata e leggera che caratterizza anche molti degli altri testi che ho pubblicato, certamente frutto dell'età che allora avevamo.
Mi sono chiesto da ieri se fosse o no il caso di pubblicarli e alla fine mi sono convinto che dovevo far conoscere quello che è stato probabilmente uno fra gli ultimi pensieri di Gianna stesi per iscritto.
Ne viene fuori una Gianna serena, disponibile alla vita che mi conferma la validità del vecchio detto fiorentino: "la morte ci ha a trovare vivi!".
Ci siamo detti molte volte, io e Gianna, che dovevamo fare un scambio di un'opera, ma poi gli impegni, lei era molto presa dal doversi occupare della madre anziana, e forse una certa pigrizia da parte mia ce lo hanno impedito. 
Mi dispiace.
Il mio più forte abbraccio a Massimo e Francesco.

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