09/11/16

LA MIA ALLUVIONE di Nicoletta Quarantacinque

Noi si stava alle Cure, il mi' babbo, la mi' mamma, la mi' zia, il mi' zio, la mi' cugina e la nonna Teresa. In via Ponte alle Riffe venne fuori il Mugnone e mi ricordo che la strada era piena di mota. Anche le cantine erano tutte allagate.
Ma mio zio Walfredo aveva un negozio in via del Proconsolo di fronte al Bargello, dove riparava le lampo alle valige e vendeva piccoli oggetti per i turisti; uno di quei negozi in buca, che bisogna scendere un paio di scalini per entrarci. Mi ricordo che íl mi' zio andó a bottega quando ancora l'Arno non era completamente salito, per cercare di salvare il salvabile, ma dovette scappare dopo poco perché l'acqua aumentava sempre di piú.
Tornó quando il negozio era stato completamente allagato e l'acqua era defluita lasciando una gran quantitá di mota. In piazza San Firenze c'era un bellissimo negozio di animali: piccioni, galline, pappagallini e uccelli strani, e quando io e la mi' cugina si andava a bottega ci si fermava sempre a guardare. Quella volta quando il mí zio tornó a casa alle Cure con gli stivali infangati, io e la mi' cugina lo aspettavamo sulle scale, e gli chiedemmo: -Come va? Come è la situazione?- E lui: -Bestiale, bestiale, in piazza san Firenze tutte le bestie morte...- A me e alla mia cugina, ancora bambine inconsapevoli della tragedia, quella frase ci sembró buffa e ci si mise a ridere... Di sicuro venimmo brontolate, ma ancora quella frase mi é rimasta in mente: BESTIALE, BESTIALE, TUTTE LE BESTIE MORTE!

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