05/11/16

LA MIA ALLUVIONE di Marco Fattori

In quel periodo frequentavo assiduamente i giovani inglesi che studiavano a
Firenze, esattamente al British a Palazzo Ferroni subito dopo il ponte Santa
Trinita dalla parte del centro; soprattutto le ragazze, portatrici di grandi
novità e rinnovamenti: la minigonna, l'uso spregiudicato della "pillola" di modo che potevano fare l'amore quando volevano e con chi volevano, una vera rivoluzione sessuale.

Ma mi pregio di aver avuto come amici due Tenenti di Vascello della Royal Navy che, tagliati fuori dai loro alloggi, rimasero a lungo a casa mia. Ricordo in particolare che, per rendersi utili, andavano alle fontane vicine a prendere l'acqua e ai forni il pane. Ma non tornavano mai! Il mistero durò poco: abituati alle ordinate code all'inglese, dove sono tutti in fila per uno e ognuno rispetta rigorosamente la precedenza di chi gli sta davanti, si trovarono nella babele delle code all'italiana di quegli anni, e soprattutto in quelle condizioni.
Ricordo che si tentò anche noi di dare un fattivo aiuto alla città attraverso
tante di quelle lodevoli opere di cui oggi vengono, giustamente ringraziati gli “angeli del fango".
Non ho mai capito come sia stata data questa patente, che uscì diversi giorni
dopo, fatto sta che si fu "angeli" anche noi tre, ma nessuno ci venne a
cercare. E sì che uno dei due era discendente diretto di Jonathan Cook!
Ma la cosa non ci ha mai turbato. Quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto per Firenze.
In quanto alle ragazze si defilarono tutte e riapparvero solo quando fu
possibile rimettersi le minigonne; a pensarci bene fu un esempio di fine
sensibilità rinunciare ad andare in giro mezze nude anche di novembre,
sensibilità rivolta alle sofferenze della città. Finita l'emergenza tornarono in
un attimo alla vita di prima: locali notturni, imbrocchi, ecc ecc.

1 commento:

  1. inimitabile Marco (magari si ricorda anche che puntò su Lester Piggott dato 10 a 1).
    Extremely British

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