http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/toni-servillo-alla-giornalista-in-diretta-critiche-ma-vaff/152551/151058?ref=HRESS-1
Ma che bella città –a –a –a –a…sento l’acqua alla
gola a –a –a –a…C’è un elenco di buoni –i – i – i –i… i cattivi di là –a – a –a
–a… Un vecchio sardonico rock di Edoardo
Bennato ondeggia nella testa di Ivan D. Stamani s’è svegliato bene. Poi l’umore
gli si è guastato.
Per una cosa da
poco, per carità. O forse no. Scorrendo rapidamente la prima pagina di un
giornale online ha trovato una notizia curiosa; più triste che divertente; più
amara che dolce; più agghiacciante che rassicurante: il file audio di un minuto
di intervista telefonica al grande attore italiano Toni Servillo, protagonista
de “La grande bellezza”, il film di Paolo Sorrentino che, premiato ai Golden
Globes, è lanciatissimo verso un possibile Oscar.
Non accadeva da
anni. E ciò che si prepara sarebbe un evento assoluto; uno spolvero di stelle;
una resurrezione per il Nostro Paese, “crazy
but beautiful” come lo ha definito Sorrentino. Ecco perché non è adesso il
momento di dividersi circa il giudizio sul film (e che cavolo).
Inutile che
l’intervistatrice di RaiNews24 abbia posto garbatamente a Servillo una domanda
sulle critiche alla pellicola che qualcuno ha avanzato. La pazienza ha un
limite: “In questo momento agli italiani ciò non interessa”, ha dichiarato il
Grande Toni, facendo capire che dobbiamo essere compatti come un sol uomo e
orgogliosi della gloria cinematografica nazionale. La sola che può darci ancora
luce nel mondo.
Perciò nulla
osta – deve aver pensato il celeberrimo Servillo – a dedicare alla giornalista
– forse credendo di non essere ascoltato - un bel “ma vattene afangulo va…”. Toni
il Censore non ammette critiche e sventola il tricolore dell’italianità agli
Oscar, che, ovviamente, non può essere messo in discussione. E’ “La grande
bellezza”, bellezza. Vietato fare domande fastidiose. Che razza di giornalismo
è.
Del resto
recentemente ce lo ha insegnato un ex comico buttatosi in politica, ragiona fra
sé Ivan: un bel “vaffa” non si nega mai. Anzi se non mandi qualcuno “affa..”
non sei nessuno. E sembra strano ma anche i servilli a volte hanno bisogno di farsi notare. In questa nostra Italia che è tanto una bella città –a –a –a –a, Ma Che Bella
Cittàààà!!!
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