28/11/13

PRENDERE DUE PICCIONI (3) con Aroldo Marinai

Thomas Bernhard si conferma un gigante della letteratura del novecento con quattro
brevi prose, raccolte e pubblicate postume.
Una – Goethe schiatta in un frullare di assistenti indaffarati nel cercare di esaudire il
suo ultimo assillante desiderio: ospitare Wittgenstein a Weimar per discutere con lui
“sul dubitabile e il non-dubitabile”. (Dato non secondario: Goethe muore nel 1832,
Wittgenstein nascerà nel 1889).
Due – Odio fraintendimenti e rampogne incrociate fra il delirante lettore di
Montaigne e i suoi famigliari.
Tre – La famiglia come carcere, un vero eccezionale inferno parentale. Alla ricerca
della quiete i padri ne escono male, le madri malissimo. E alla resa dei conti non
va meglio ai figli: l’amico che crede di essersi affrancato deride l’amico rimasto in
catene. Medico cura te stesso, dicevano quelli.
Quattro – Finis Austriae. Chiudersi in sé stessi per non uscirne più. Fra cibi pessimi,
gusti abominevoli, città disgustose, ogni pensiero soffocato, uno sberleffo continuo.
Thomas Bernhard al meglio della sua forma.
Stefano Gallerani: altro giro altra corsa altro scrittore di racconti (quattordici). In
questi non succede niente di niente. C’è parole, sonorità, musicalità. Scrittura di
scrittura su scrittura.
C’è un sentore di citazioni e sciarade; il frequentatore della settimana enigmistica può
trovarsi avvantaggiato nella lettura (o decifrazione).
Si ha spesso l’impressione che il soggetto parlante sia insieme protagonista e
deuteragonista. Viene da chiedersi: cosa sto leggendo? Di cosa sta parlando?
Oppure c’è il verso di restare come il cobra, affascinati dal movimento
mesmerizzante del piffero. Non lo so.
Bello il racconto tredici, sulla morte. Anche il dieci, sulla conquista dell’intelligenza,
anzi inteliggenza, via sperimentazioni di laboratorio.
Ma, in conclusione, se la sera a letto leggete per conciliarvi il sonno questo libro di
cento pagine probabilmente vi basterà per un anno. Il classico buon affare.

Thomas Bernhard, GOETHE MUORE, Adelphi, 2013, euro 11. – Cattivo amaro
sardonico e irriverente. Magistrale.
Stefano Gallerani, ALBACETE, Lavieri edizioni, 2012, euro 14. – Solo per sedicenti
intellettuali al 100%.

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