23/11/13

COSA GLI VUOI DIRE di Barbara Dardanelli

Da una parte la coerenza dei gusti mi piace, dall'altra mi spaventa. cosa gli vuoi dire a uno/a che mangia solo cioccolata e si rifiuta di mangiare panna, crema, zabaione ecc.


 
Oppure a uno/a che legge solo libri monografici e non legge mai un romanzo, un giallo, un libro storico.
 
Che gli vuoi dire a uno che scopa solo con delle donne che hanno le tette grosse o a una che scopa solo con gli uomini ...alti.
 
Cosa gli vuoi dire a uno/a che guarda solo film d'azione e non guarda le commedie, i thriller, i musical.
 
Potrei andare avanti all'infinito. la coerenze dei gusti certo, ti preserva quasi sempre dalle delusioni, puoi andare sul sicuro, sai già più o meno cosa aspettarti e sai già più o meno che la cosa ti piacerà, sfumature a parte (quelle purtroppo sono inevitabili). Ma nonostante tutto, il ragionamento di un coerente nei gusti, sarà comunque "meglio un dolce al cioccolato cattivo, che un dolce con la panna". Certo ci vuole fermezza a mantenere tutta la vita una coerenza di gusti così, perché comunque ci saranno momenti in cui qualcuno, spinto da altri, vacillerà. ma cosa gli vuoi dire a uno/a che rimane rettamente saldo alla sua coerenza di gusti. ecco a me viene da dirgli una cosa banalissima tipo "COGLIONE! Non sai quante cose belle ti perdi!".
 
Copiato pari pari, col suo permesso s'intende, da un bel post di stamani di Barbara sulla sua bacheca di Face Book.
Gianni Caverni

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