Io che non sono un fesso non ci ho mai creduto ma dopo esserci finalmente stato sospetto di aver avuto torto. Sono più vecchio della Camusso e di Landini, perdonatemi.
Ma poi tutto dimenticato: dall'orribile prosa scandiccesca sono passato alla grande poesia di Birdman, l'originalissimo film di Alejandro Gonzales Inarritu, che giusto qualche notte fa s'è beccato 4 oscar.
Mai come questa volta non voglio anticipare nulla, o quasi, del film perchè mi sembrerebbe di fare un dispetto a chi lo deve ancora vedere.
Una voce altra, baritonale, che accompagna e stuzzica il protagonista, un magnifico Michael Keaton che interpreta l'attore sul viale del tramonto che cerca un riscatto di cui capisce solo alla fine di non avere alcun bisogno, qualche superpotere (?) del quale non si da nessuna spiegazione e una giostra di splendidi personaggi, in gara serrata ad essere peggiori più che sia possibile,
fra i quali una figlia capace di sorridere felice al cospetto del bizzarro e del tutto improbabile lieto fine.
Che bella cosa questo film, che bell'esperienza vederlo, come fa bene all'anima vedere lo svolgersi della battaglia che Riggan Thompson, non pago del successo planetario ottenuto interpretando Birdman, fa per dimostrare e dimostrarsi di essere anche un bravo attore.
Magnifici i tanti piani sequenza che seguono gli attori nel teatro, nei camerini, nella strada adiacente.
Ed é una vera chicca che Alejandro Gonzales Inarritu per interpretare il ruolo dell'invecchiato protagonista dell'alato supereoe, abbia ancora voluto proprio Michael Keaton che in gioventù ha davvero interpretato Batman!
Spero di non aver svelato troppo del film, e, come si dice da queste parti, chi non va a vederlo la sua mamma lo so io!
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