E' proprio il caso di dirlo.
E questa musica se rende "magico" il luogo, una potenzialmente affascinante masseria, fa anche da sfondo alla "magia" di questa avventura sconclusionata di sei personaggi per niente pirandelliani e invece perfettamente rappresentativi almeno di una generazione, quella dei quaranta-cinquantenni nel nostro paese.
"Siamo la generazione del Piano B - racconta Diego nel film -. Lavorare in questo paese fa così schifo che quando allo schifo per il lavoro si aggiunge quello per la città cominci ad elaborare il tuo piano B. A 20 anni era il chiringuito sulla spiaggia. A 40, quasi sempre, si tratta di un agriturismo".
Edoardo Leo regista al suo terzo film e interprete di Fausto, un "razzista di merda", durante la presentazione del film alla stampa al Fiamma di Firenze, dice che "la sfida è stata per me quella di raccontare temi molto seri attraverso la lente della commedia. Riuscire a divertire senza togliere gravità a quella che è forse la maggior piaga sociale di questi tempi. Una storia dei nostri giorni. Una storia di resistenza civile". Un film più che piacevole aggiungo io.
Diego (Luca Argentero) che ha smesso di "costernarsi", Claudio (Stefano Fresi) che ha affondato la storica attività di famiglia,
Fabio, una "leggera" direbbero a Grosseto, che si arrabatta, male, fra debiti e imbrogli, finiscono per diventare qualcosa come i tre moschettieri, soprattutto dopo l'arrivo di Sergio (Claudio Amendola), un Dartagnan dai modi spicci e ancora comunista nonostante tutto.
Elisa (Anna Foglietta) futura mamma alquanto svagata e Vito (Carlo Buccirosso) un camorrista da tre soldi completano questa armata Brancaleone che finirà per dare vita ad un'avventura sconclusionata e tragicomica, ad una resistenza disperata "quella che tutti noi vorremmo fare se ne avessimo il coraggio".
Nella paradossale, ma liberatoria gara notturna a chi è il più fallito fra i nostri "eroi" stravince Sergio, il comunista, la cui ex moglie "ora sta con uno di Confindustria" e la cui figlia ha dichiarato "che la più importante figura del secolo è Maria De Filippi".
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