12/04/15

VIZIO DI FORMA (E D'UDITO) di Gianni Caverni

Tutti l'abbiamo fatto da bambini, non si sapeva ancora leggere, o si stentava, e del giornalino si diceva "guardo le figure". Ecco, posso dire che di Vizio di forma, il film del 2014 diretto da Paul Thomas Anderson visto in compagnia un paio di settimane fa al Colonna, io personalmente ho visto le figure non avendo capito durante tutto lo svolgimento della vicenda praticamente nulla. 
Doveva, ho avuto l'impressione, anche la vicenda essere di molto complessa se a fatica anche i miei due compagni di avventura a cena hanno fatto non poca difficoltà a mettere a posto i pezzi del puzzle. Ma il mio problema, come si dice, veniva a monte: nei 148 minuti della durata del film avrò afferrato sì e no una quindicina di parole dei vari dialoghi. La faccenda è una sola e la verità non ormai è più procrastinabile: SONO SORDO! Certamente non sono sordo solo al cinema e quindi chissà quanti di voi si saranno dapprima stupiti e poi rassegnati e vedere stampato sul mio volto quel sorriso opaco erroneamente considerato buono per ogni circostanza ed ogni notizia non capita.

Larry "Doc" Sportello è un investigatore privato tossicodipendente che si vede chiedere aiuto da una sua ex, Shasta. La donna vuole infatti evitare che l'uomo con cui ha una relazione, il miliardiario Mickey Wolfmann, sposato con un'altra donna, venga internato dalla moglie e dall'amante di quest'ultima. Doc accetta di aiutarla, intraprendendo a sua insaputa un cammino che lo porta ad incontrare una serie di stravaganti personaggi e vivere bizzarre situazioni. Ecco, pare che la storia fosse questa ma la traggo da wikipedia visto che si è svolta totalmente a mia insaputa.
Da parte mia posso sottolineare la perfetta ambientazione della vicenda nel mondo un po' lisergico degli anni 70, fra automobili imponenti, basette sulle quali oggi si sarebbe pagata l'IMU, e bellissime ragazze bionde e coi capelli lisci.
Bisogna arrendersi all'evidenza: martedì 14 aprile alle 12 ho fissato la mia prima visita dall'audiologo ma sono praticamente certo che sarà solo l'inizio di una china devastante che mi porterà ad invecchiare anche io a rotta di collo. Se poi fingerete di non riconoscermi e mi eviterete, per non essere costretti a dirmi le cose urlando sappiate che vi capisco benissimo. Senza contare che non sta bene frequentare anziani.

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