15/01/14

SUA ECCELLENZA IL SERVILLO CENSORE di Domenico Coviello


http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/toni-servillo-alla-giornalista-in-diretta-critiche-ma-vaff/152551/151058?ref=HRESS-1

 

Ma che bella città –a –a –a –a…sento l’acqua alla gola a –a –a –a…C’è un elenco di buoni –i – i – i –i… i cattivi di là –a – a –a –a… Un vecchio sardonico rock di Edoardo Bennato ondeggia nella testa di Ivan D. Stamani s’è svegliato bene. Poi l’umore gli si è guastato.

Per una cosa da poco, per carità. O forse no. Scorrendo rapidamente la prima pagina di un giornale online ha trovato una notizia curiosa; più triste che divertente; più amara che dolce; più agghiacciante che rassicurante: il file audio di un minuto di intervista telefonica al grande attore italiano Toni Servillo, protagonista de “La grande bellezza”, il film di Paolo Sorrentino che, premiato ai Golden Globes, è lanciatissimo verso un possibile Oscar.

Non accadeva da anni. E ciò che si prepara sarebbe un evento assoluto; uno spolvero di stelle; una resurrezione per il Nostro Paese, “crazy but beautiful” come lo ha definito Sorrentino. Ecco perché non è adesso il momento di dividersi circa il giudizio sul film (e che cavolo).

Inutile che l’intervistatrice di RaiNews24 abbia posto garbatamente a Servillo una domanda sulle critiche alla pellicola che qualcuno ha avanzato. La pazienza ha un limite: “In questo momento agli italiani ciò non interessa”, ha dichiarato il Grande Toni, facendo capire che dobbiamo essere compatti come un sol uomo e orgogliosi della gloria cinematografica nazionale. La sola che può darci ancora luce nel mondo.

Perciò nulla osta – deve aver pensato il celeberrimo Servillo – a dedicare alla giornalista – forse credendo di non essere ascoltato - un bel “ma vattene afangulo va…”. Toni il Censore non ammette critiche e sventola il tricolore dell’italianità agli Oscar, che, ovviamente, non può essere messo in discussione. E’ “La grande bellezza”, bellezza. Vietato fare domande fastidiose. Che razza di giornalismo è.
Del resto recentemente ce lo ha insegnato un ex comico buttatosi in politica, ragiona fra sé Ivan: un bel “vaffa” non si nega mai. Anzi se non mandi qualcuno “affa..” non sei nessuno. E sembra strano ma anche i servilli a volte hanno bisogno di farsi notare. In questa nostra Italia che è tanto una bella città –a –a –a –a, Ma Che Bella Cittàààà!!!            

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