Dal 2 all'8 maggio, Ristorante India (chiuso il martedì),
via Gramsci 43A, Fiesole.
inaugurazione lunedì 2 maggio alle 19,30
E' una questione di sguardi, quello di Domenico è uno sguardo leggero. E affettuoso.
Guarda
le cose e le persone con una grande curiosità, da giornalista,
perchè è giornalista, lo è nel profondo, praticamente da sempre.
Ma non fa parte di quella parte della categoria intrisa di narcisismo
che è convinta di avere sempre uno scoop da tirare fuori. Per lui
conta informare.
Anche
nelle sue fotografie c'è lo stesso spirito, semplice e diretto: “Un
attimo prima del concertone” ci parla dell'attesa di vedere il mito
di questi ragazzi accaldati, distesi sul marciapiede, in coda per
entrare, all'ombra degli alberi dietro la Curva Fiesole.
A
dire il vero non possiede nemmeno una vera macchina fotografica, non
gli serve, produce le sue immagini col telefonino, e in fondo non
potrebbe essere che così perché le sue foto sono come telefonate,
ti racconta quello che ha visto, quello che ha pensato, quello che lo
ha emozionato.
Domenico
Coviello è un amico, anche di bicicletta, da anni dedichiamo 3 o 4
giorni di estate calante a fare giri fra toscana e zone limitrofe.
Avevamo raggiunto Barga, eravamo in quattro a raccontarci la fatica
epica dell'essere arrivati fin lì e a guardarci intorno. La foto che
Domenico ha voluto nella locandina, quella della luce abbagliante in
cima al viuzzo fatto di scalini di pietra l'ha scattata lì, noi non
l'avevamo vista.
Tre
cose di Domenico per apprezzare meglio le sue fotografie:
1-
è un raffinato archeologo, riesce a trovare parrucchieri, ormai
mummificati, presumo, che lo forniscono di improbabili acconciature
anni '50.
2-
a domanda risponde che no, “non credo di avere mai avuto un paio di
jeans in vita mia, o forse una volta a 12 anni” (ne conoscete un
altro voi? Io no!).
3-
ecco quest'uomo qui, uno di altri tempi, direte, è un fan sfegatato
degli AC DC, sa tutto di Angus Young e della sua divisa dei tempi del
liceo. Non farebbe male a una mosca, Domenico, e adora il fenomeno
dell'hard rock!
Non
so se queste notizie su quest'uomo mite e curioso potranno essere
utili per “capire” meglio le sue fotografie, mi auguro di sì. Ma
sono certo che avere un amico così è parecchio bello.
Gianni
Caverni
direttore
artistico di “Un attimo prima”
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