TURNER di Gianni Caverni
A corredo del bell'articolo di Laura Lombardi sul film di Mike Leght un modesto (di più) contributo iconografico. La bellezza del film è fatta anche dalla bellezza delle immagini, praticamente tutte le immagini, che il regista ha voluto fossero come viste attraverso i colori, le luci, le atmosfere dei quadri del grande pittore romantico: scelta ovvia forse, ma certamente non ovvio il risultato che risulta perfetto pur rispettando la necessità delle leggibilità della vicenda.
Ho già dimostrato la mia ingenua passione di fotografare i film che vedo, particolarmente quelli dei quali scrivo su Inganni Veraci. Stavolta a scrivere è stata Laura, io metto questa teoria di fotografie che vorrebbero testimoniare della bellezza ma spero almeno siano capaci di testimoniare l'emozione provata durante la proiezione.
Certamente queste foto per lo meno sono in grado di testimoniare le deformazioni dell'aver trovato solo posto in prima fila e anche un po' defilati. Questo perché la sala dell'auditorium Stensen era piena, e purtroppo per loro, diverse persone non sono riuscite ad entrare. Bello no?
Bello Gianni sai che non mi ero accorta tu ne avessi fatte così tante!! Lui è straordinario e trovo, come si vede dalle tue foto, che il film non ecceda - giustamente - nei paesaggi, pochi ma buoni, mentre dato il soggetto il rischio era grande. Invece è un film di interni e questo funziona...
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