L’amico,
collega chitarrista e cultore di musica Giacomo Aloigi mi reca la
notizia della morte di Maurizio Arcieri.
Non posso che esserne
sinceramente dispiaciuto.
Per quanto assai poco noto al grande
pubblico, Arcieri è stato un gran protagonista della musica
italiana, soprattutto di due fertili periodi: il beat e l’era
punk-wave. Partito come interprete melodico, stile Michele o Dino, e
hit indimenticabili come Cinque minuti e
poi… (che Battiato riportò alla
grande popolarità mettendola nella colonna sonora del suo film
Perduto amor),
Arcieri dopo aver persino realizzato dei fotoromanzi incontra
Christina Moser e fonda un duo, i Chrisma (poi Krisma).
Nel 1976
realizzano un primo brano, Amore,
composto nientepopodimeno che da Vangelis, il cui fratello, Nico,
sarà per qualche tempo produttore del gruppo.
Subito dopo arrivano
le influenze punk e brani come Lola e
Black Silk Stocking.
C’è da notare come, nonostante gli atteggiamenti estremi del duo
- Arcieri durante un concerto si ferì alla mano con una lametta da
barba in maniera così profondo da perdere quasi il dito - I Krisma
apparissero spesso in televisione, persino a Discoring;
e del resto
Arcieri e la Moser di tv ne fecero molta, arrivando all’inizio dei
Novanta a condurre Pubblimania,
un’originale carrellata di spot internazionali.
Maurizio Arcieri è
stato uno straordinario precursore di molte cose, dal videoclip alla
televisione via satellite, ed è il simbolo di un’epoca di
straordinaria creatività alla quale, bene o male, ancora spesso ci
rifacciamo.
Requiescat.
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