MISTER BANKS VA SALVATO! di Silvia Nardi Dei
Ieri sera sono andata a vedere Saving Mr. Banks. Questo film racconta del come e del perchè fu tanto travagliata la decisione della signora Pamela Lyndon Travers di cedere i diritti del suo libro Mary Poppins a Walt Disney, che ne voleva realizzare quello che diventò forse il suo film più celebre e che vinse 5 premi Oscar nel 1964. Sicuramente tutti avranno visto Mary Poppins e ne ricorderanno la trama.. io di sicuro, dato che con la scusa di farlo vedere a mia figlia, quando era piccina, l'ho visto e rivisto decine di volte.
Mi sono chiesta spesso il perché di questa mia ennesima affascinazione, ma fino a ieri sera non lo avevo capito fino in fondo neanche io. Quindi chiedo scusa, ma devo un pochino partire proprio da quel film, da Mary Poppins. A una prima visione la storia potrebbe essere riassunta così: a Londra, in un'epoca lontana, vive la famiglia Banks. Il padre George è un integerrimo banchiere, che gestisce la sua casa come se fosse un’impresa perfettamente funzionante, ma è difficile tenere tutto in ordine, con una moglie sempre indaffarata come Winifred e due vivaci figli come Jane e Michael . Nemmeno le tate riescono a stare dietro a tutto ciò, fino a quando non arriva Mary Poppins, che, come un forte vento su una strada ricoperta di foglie d’autunno, rimette in sesto la casa... sotto tutti i punti di vista. Con lei accanto nulla è come sembra, e una serie di chiacchierate fatte sul bordo di un soffitto, magiche passeggiate all’interno di dipinti di strada e fughe sui tetti polverosi di Londra, insegneranno alla famiglia Banks il vero significato dello stare insieme, godendosi ogni giorno e ogni possibilità. Quando non sai esattamente cosa dire, la parola che può salvare la situazione è supercalifragilistichespiralidoso e credo sia l’unica che si possa davvero utilizzare per cercare di dare un giudizio a un film come Mary Poppins. Il film è un vero e proprio prodotto dell’amore di tutte le persone che ci hanno lavorato: quello di Walt Disney
per le sue figlie, che anni prima gli avevano chiesto di trasformare il loro libro preferito in film; quello di Richard M. Sherman e Robert B. Sherman
che sono riusciti a costruire attorno ai personaggi una trama sonora capace di rendere vibrante di luce la nebbia più fitta di Londra.
E io, che ormai so di essere irrimediabilmente malata con le mie fissazioni cinematografiche, e che a suo tempo comprai un doppio dvd: uno del film restaurato per i 40 anni dalla sua realizzazione, e uno con vari aneddoti e racconti dei personaggi che contribuirono a realizzare questo capolavoro, di cui vi cito alcuni passaggi:
Un cameramen della troupe di allora: All'epoca, gli studi Disney erano totalmente diversi dagli altri. Sembravano quasi un Campus. Una delle più grandi doti di Walt era sapersi circondare di persone di talento e riuscire a stimolarne l'entusiasmo e lo spirito di collaborazione. Uno scultore che lavorò alla realizzazione delle scene: Sapeva quasi tutto, di noi. Si aggirava di sera per vedere cosa stavamo facendo. Se ti considerava in gamba, andava a controllare il tuo lavoro quando non c'eri. W.D. era l'uomo più meraviglioso per il quale abbia mai lavorato. Uno dei fratelli compositori delle musiche del film: Leggendo Mary Poppins rimanemmo incantati dai personaggi e dalle storie. Erano magnifici, ma non c'era un filo conduttore, era solo una serie di avventure. Mary arriva volando senza alcuna ragione apparente e vola via di nuovo alla fine, dopo mille meravigliose avventure. Un giorno W.D. , dopo due anni e mezzo di lavoro, ci disse che avremmo dovuto incontrare l'autrice del libro. Quando ormai avevamo scritto tutta la colonna sonora, io e mio fratello Bob eravamo del tutto allo scuro del fatto che W.D. avesse solo un'opzione sui diritti. Per due anni e mezzo ci eravamo dannati, del tutto ignari che spettasse alla signora Travers l'ultima parola. Eravamo comunque fiduciosi che all'arrivo della signora tutto sarebbe andato per il meglio, e invece fu esattamente l'opposto. Non le piacque nulla. Le conversazioni che ebbero sono tutte registrate. La Travers era un insieme di contraddizioni, una persona molto frustrante. Era una signora spigolosa, per molti aspetti. Era così restia nell'accettare l'idea che i genitori dei bambini diventassero più affettuosi e amorevoli. Diceva. NON SI TRATTA DI UN CAMBIAMENTO, PERCHE' LUI E' SEMPRE STATO DOLCE, MA INCUPITO DALLE PREOCCUPAZIONI. Ma la magia di Mary Poppins e il significato della sua esistenza, la ragione che ci spinge ad accoglierla nelle nostre vite, è che lei aggiusta le cose! La Travers si era presa trenta giorni per riflettere, e al trentesimo cedette ma volle rimanere consulente. Sembrava incredibile, dopo tutto quello che era successo, ma a 20 anni dall'inizio dell'odissea intrapresa da W.D., lei accettò che il film si facesse.
Il film di ieri sera racconta proprio di questo cambiamento di rotta della scrittrice, del motivo per cui alla fine consentirà che il film venga realizzato.
L'esser costretta a prendere la decisione sul film la costringerà a rivivere dentro di sé dei problemi personali, profondi e complessi. Mary Poppins l'aveva salvata dalle ferite della sua infanzia, e il film di ieri sera lo racconta molto bene.
Perciò non era facile per lei lasciare la sua creazione nelle mani di altri, era psicologicamente difficile da accettare. Uno stato d'animo che il film affronta con una serie di insofferenze che, nel contesto, appaiono a volte anche divertenti e ridicole. Le sue sono prese di posizione apparentemente senza alcun senso, con il solo scopo di impedire a Walt Disney di realizzare il suo stupido "filmetto" animato che avrebbe sicuramente snaturato tutto il suo lavoro come scrittrice. La Travers alza costantemente muri immaginari a ripetizione, dietro i quali si nascondono flashback del suo passato, raccontati con la forza di un ricordo che non si vuole abbandonare, capaci di dare una spiegazione a ogni "no" decretato con foga dalla scrittrice.
Ma nel film di ieri sera, alla fine, questo personaggio così apparentemente insopportabile, rompiscatole e guastafeste mostrerà il suo lato più umano, più fragile: quello appunto legato ad una sofferenza infantile pesante, che invece, grazie anche alla riscrittura in chiave cinematografica della "sua" storia, troverà finalmente voce, e magari anche una riappacificazione con ferite di molto tempo prima.
Questa chiave di lettura spiega, almeno in questo caso, la mia affascinazione per questo film "per bambini", ma consiglio a tutti i grandi di farci un passaggio: sicuramente se qualcuno non lo avesse ancora visto o lo avesse rimosso, su Mary Poppins. E subito dopo che corra a vedere Saving Mr. Banks, dove la Thomson ha un'interpretazione talmente d'impatto da oscurare addirittura Tom Hanks che, per questo film, si è trasformato in Walt Disney, cercando di fare sue le emozioni e le passioni che hanno reso grande questo personaggio.
Tutte buone le interpretazioni di attori come Colin Farrell e Paul Giamatti, ma che spariscono davanti alla potenza e alla bellezza di Emma Thompson, trasformandosi nei sostegni perfetti di un'interpretazione che abbaglia.
Insomma, anche se ormai grandi, trovo che ripensare alla nostra infanzia, accogliere e digerire le nostre piccole o grandi delusioni inferte, anche se involontariamente, da chi si è amato più di tutti, possa fare ancora un gran bene. Almeno credo.
non mancherò di vederlo, grazie pe la recensione che trovo molto utile e particolareggiata. Belle anche le inquadrature scelte di Emma Thomson e di Tom Hanks
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