"Siamo
schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla"
Che pacchia
quassù, fra le stelle. E non dico dello spettacolo astronomico, chissenefrega. E
che anche da morto mi fanno fare il cazzo che mi pare. Ossia le uniche cose che
ho sempre saputo fare: scrivere, bere molto, lavorare il meno possibile, amare
donne a piacimento e senza sosta.
Del resto, una volta schiattato, glielo dissi
subito agli angioletti che vennero a prendere la mia anima: ragazzi, non mi
rompete i coglioni. Ditemi piuttosto di che razza di sesso siete. A voi ripeto
quanto ho scritto: tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo! Non fosse
che per questo dovremmo amarci tutti quanti e invece no, siamo schiacciati
dalle banalità, siamo divorati dal nulla. Quanto a me, sono solo un vecchio che
racconta delle storielle sporche, e che ha sempre scritto per giornali che,
come me, potevano morire domattina.
Comunque osservo che ancora oggi molta
gente non sta bene. Non fanno mai una follia, una stronzata. Chissà che vite
tristi. Sì, certo, la coscienza ce l’hanno a posto. Ma poi? Non leggono una
poesia anche se non ci capiscono un cazzo, non ruttano mai, non piangono di
disperazione, odiano l’alcol, fumare per carità, scommettere al poker no.
Oppure quelli che nel weekend tirano su di coca per farsi passare i guai:
quando lei ci sta, a loro non gli si rizza più, sono strafatti. No, dico io. Ma
è possibile? Beh, a me datemi una macchina da scrivere, una pagina bianca e dei
tasti da schiacciare.
grande Bukowski.....peccato non averti conosciuto.....
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