Fabbrica Europa 2015 comincia oggi alla Leopolda alle 18 con
Il progetto “Armine, Sister” della compagnia Teatr Zar
che è dedicato alla storia della popolazione Armena in Anatolia e al suo sterminio avvenuto
all’inizio del XX secolo. Vuole esplorare il tema del “silenzio dell’Europa”, così come il tema
della testimonianza e dell’ereditare una testimonianza. Il progetto è stato realizzato sia sul piano della ricerca che su quello artistico e include spedizioni, studi della tradizione e storia armena, e sessioni di lavoro performativo svolte presso il Grotowski Institute
a Wrocław (Polonia).
Tra il 2010 ed il 2012 la compagnia è stata ad Istanbul, in diverse città dell’Anatolia, a Erevan e Gerusalemme, incontrandosi con musicisti, gruppi corali ed i loro leader, alla ricerca dei materiali per il nuovo lavoro.
Tra il 2010 ed il 2012 la compagnia è stata ad Istanbul, in diverse città dell’Anatolia, a Erevan e Gerusalemme, incontrandosi con musicisti, gruppi corali ed i loro leader, alla ricerca dei materiali per il nuovo lavoro.
“Armine, Sister” è un progetto dai molteplici obiettivi. Il suo punto centrale è uno
spettacolo con lo stesso titolo. Parallelamente i membri del Teatr Zar stanno preparando
un album e delle mostre fotografiche, conferenze, e concerti con i musicisti che stanno
partecipando al progetto.
alle 19 "Trees": un’installazione/performance di Cristina Caprioli, una delle principali protagoniste della scena coreografica scandinava, proposta in una versione ripensata sugli spazi della Stazione Leopolda.
TREES è una foresta in movimento, una fiaba digitale in cui perdersi, diventandone parte.
Un bosco di ombre dove aggirarsi con attenzione, seguendo la propria natura e il proprio temperamento.
In alcuni momenti TREES si animerà della presenza di performer che ci guideranno, ci daranno il ritmo, ci mostreranno come muoverci, camminando in punta di piedi, strisciando, rotolandoci, sdraiandoci, aspettando e ripartendo.
E, un passo dopo l’altro, con cautela, in un mescolarsi di ombre, abiteremo lo spazio della coreografia, ma anche il nostro spazio interiore, quello intorno a noi e quello degli altri.
Italiana ma residente da oltre vent’anni in Svezia, Cristina Caprioli è una delle figure di spicco della scena artistica scandinava. Dopo aver frequentato l’Accademia di Balletto di Stoccolma, si trasferisce a New York dove si perfeziona al Merce Cunningham Studio e all’American Ballet School e dove lavora con il coreografo Douglas Dunn. Dopo una carriera come danzatrice in Svizzera e Germania, si trasferisce nuovamente a Stoccolma dove nel 1998 fonda la compagnia indipendente ccap, per la quale ha creato oltre 30 lavori.
È stata Direttore del programma di coreografia dell’University College di Danza in Svezia e insegna regolarmente in Svezia e all’estero. Nel 2006 ha ricevuto il prestigioso Premio Cullberg.
Autrice di lavori che scardinano le convenzioni linguistiche e percettive della danza, è attiva anche come teorica e curatrice di progetti, tra cui, nel 2012, il convegno Weaving Politics.
coreografia: Cristina Caprioli
performer: Philip Berlin, Marcus Doverud, Emelie Johansson, Madeleine Lindh, Louise Perming
ideazione, progettazione e costruzione dello spazio: Cristina Caprioli, Panagiotis Michalatos, Björn Eriksson
immagine e programmazione digitale: Panagiotis Michalatos
partitura sonora: Carsten Nicolai aka alva noto e Opiate
tecnici: Lumination of Sweden
alle 21 ZAP
Lee Hee-moon Company
PRIMA EUROPEA
Durata: 90 min
Biglietti:
intero 20€
ridotto* 15€
speciale** 10€
Replica:
8 maggio 2015 21:00
La Lee Hee-moon Company, diretta dal sorikkun Lee Hee-moon, è composta da cantanti, musicisti e danzatori provenienti da percorsi performativi diversi.
Gli spettacoli sono un ibrido di vari generi (Zap = miscuglio) e si concentrano sul vasto repertorio del Gyeonggi Minyo, il canto tradizionale della provincia coreana del Gyeonggi.
Lee Hee-moon recupera la tradizione ponendola al centro dei suoi spettacoli e combinandola con forme artistiche diverse.
Il risultato è la creazione di performance molto particolari che consentono al pubblico di scoprire un altro modo di apprezzare la musica.
Lo spettacolo ZAP unisce suono, vocalità, musica strumentale e danza in un percorso che sa dare nuova forma a storie antiche anche grazie alla sapiente messa in scena di An Eun-mi.
Luci, costumi e scenografia contribuiscono a consegnare all’incanto del pubblico una raffinata contemporaneità.
regia e coreografia: An Eun-mi
Replica:
8 maggio 2015 21:00
8 maggio 2015 21:00
La Lee Hee-moon Company, diretta dal sorikkun Lee Hee-moon, è composta da cantanti, musicisti e danzatori provenienti da percorsi performativi diversi.
Gli spettacoli sono un ibrido di vari generi (Zap = miscuglio) e si concentrano sul vasto repertorio del Gyeonggi Minyo, il canto tradizionale della provincia coreana del Gyeonggi.
Gli spettacoli sono un ibrido di vari generi (Zap = miscuglio) e si concentrano sul vasto repertorio del Gyeonggi Minyo, il canto tradizionale della provincia coreana del Gyeonggi.
Lee Hee-moon recupera la tradizione ponendola al centro dei suoi spettacoli e combinandola con forme artistiche diverse.
Il risultato è la creazione di performance molto particolari che consentono al pubblico di scoprire un altro modo di apprezzare la musica.
Il risultato è la creazione di performance molto particolari che consentono al pubblico di scoprire un altro modo di apprezzare la musica.
Lo spettacolo ZAP unisce suono, vocalità, musica strumentale e danza in un percorso che sa dare nuova forma a storie antiche anche grazie alla sapiente messa in scena di An Eun-mi.
Luci, costumi e scenografia contribuiscono a consegnare all’incanto del pubblico una raffinata contemporaneità.
Luci, costumi e scenografia contribuiscono a consegnare all’incanto del pubblico una raffinata contemporaneità.
regia e coreografia: An Eun-mi
Nessun commento:
Posta un commento