C’è
una cosa che più di tutto mi fa impazzire ed è la capacità di un
uomo di sorprendermi. Proprio di cogliermi di sorpresa intendo. Alle
spalle con una carezza sul collo, di fronte con un abbraccio
appassionato o un casquette un po’ vintage.
Quello
che preferisco però sono i baci, in assoluto.
Lunghi
o fulminei, schioccati al volo o appassionatamente ricercati:
contatto di labbra e lingue che introduce un’intimità talvolta più
potente e coinvolgente del sesso. La verità è che potrei passare
ore e ore a baciare e farmi baciare. E cambierei poche cose con una
seduta di baci umida ed esasperante, prologo o forse no a qualcosa di
più, sostanza di un innamoramento che può crescere anche lì per
lì. Ci si può baciare in piedi o seduti, ci si può baciare per
strada o sul bus o in macchina ai semafori, o sul traghetto o di
nascosto in un bagno anche al lavoro, ci si può baciare sull’asfalto
o sull’erba, in mezzo ai fiori o ai grattacieli. Ci si può baciare
a letto o sul sofà, di mattina o di pomeriggio, ma anche la sera va
bene e la notte è proprio perfetta per baciarsi.
Ci
si può baciare davanti al fuoco o sotto il getto del ventilatore, in
mare o sotto l’ombrellone. Ci si può baciare al gusto di
cioccolato o passarsi l’acqua, se si ha proprio sete.
Ci
si può baciare un po’ storti sui sedili, rischiando la sciatica se
si ha una certa età, perché ci si può baciare da giovani o da
vecchi o anche da persone sui quaranta o di mezza età. Ci si può
baciare da sconosciuti o da appena incontrati o dopo anni e anni e
anni che si sta insieme.
È
bello baciarsi, perché è come l’intro di Sweet Jane: se dopo
comincia altro, sai già che sarà bellissimo, se devi smettere prima
di trovarti sul più bello ne è già valsa la pena.
Però
c’è un però. Tutto questo vale se ovviamente piace il reciproco
stile nel baciare. Ci sono anche, a mio avviso, alcuni parametri o
forse regole di bon ton: per esempio, labbra dure o appena dischiuse
fanno sentire respinti; lingue ficcate in gola hanno qualcosa di
bovino; sbavature sul mento spazzano via ogni romanticismo.
Ma
si può imparare, son convinta. L’importante è esercitarsi. E,
maschietti, per favore, almeno le prime volte: resistete alla
tentazione della mano sulla tetta con la giustificazione dell’impeto
della passione. La state baciando, concentratevi. Se siete bravi a
quei traguardi ci arriverete, e con più classe.
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