La primavera nuoce gravemente al disincanto.
Intacca pervicacemente quel tanto di distacco e freddezza che può contribuire
ad un buon grado di obiettività.
E non c’è niente da fare, perché con la
primavera non si scherza. Allora oggi tocca a me soccombere e lasciare a casa
consigli vagamente cinici e molto pratici, per porgervi di cuore la
raccomandazione migliore per fare buon sesso. Innamoratevi.
Per un minuto solo, il tempo di un orgasmo.
Per qualche ora, il tempo di un approccio.
Per pochi giorni o alcune settimane, dipende
da quanto vi ci vuole per ordire un corteggiamento serrato o cedervi con
grazia.
Per mesi, il tempo della parabola completa di
una storia d’amore, dagli inizi scoppiettanti alle ceneri dell’abbandono.
O per sempre, poveri noi l’ho detto davvero,
perché magari è ancora possibile ritrovarsi seduti accanto dopo anni, lei con
la permanente azzurrina, lui con il berretto in testa e il giornale
spiegazzato.
Fatelo per quanto tempo volete, insomma. Ma
aprite il cuore, lasciate entrare l’aria nuova quando vi accostate al corpo del
vostro amante. Guardatelo negli occhi, stringetelo per fargli capire che siete
davvero insieme, accarezzate con gratitudine quella pelle che vi sta dando
tanto piacere strofinandosi contro la vostra.
Spazzate via con incoscienza e
passione i paletti della razionalità e della prudenza, per qualche minuto o per
molto di più, e assaporate il piacere di condividere il godimento con qualcuno
con cui, almeno per quel momento, state condividendo tutto.
Tra il cuore e la pancia c’è spazio per molte
più cose di quanto riusciamo a immaginare. Il piacere è una chiave portentosa
per aprire le porte della percezione: contrariamente a quello che pensano in
tanti, sono convinta che scambiarsi piacere sia uno dei modi migliori per conoscersi
e magari anche per capire che non si è fatti l’uno per l’altra. Ma se funziona,
che roba! Credo che non esista niente di più meraviglioso ed appagante che fare
sesso con qualcun che amate e che vi ricambia. Ci sono sguardi che grondano
amore come un annaffiatoio.
Possono osservarvi da sopra, da sotto, potete
anche non incontrare gli occhi, ma sentirli bruciare d’amore sulla schiena.
L’importante è non aver paura, almeno per un
po’. Perché il sesso patisce i recinti e almeno per il tempo che serve per
incontrarsi a letto sarebbe bene sbarazzarsene.
Se poi avete il coraggio di scommettere sui
lunghi periodi, fatelo senza guardare troppo indietro. Dite tutto quello che vi
viene in mente, che vi piace o che vi manda in bestia. È così che si va
lontano, evitando di cacciare la polvere sotto il tappeto. E continuando
ostinatamente a incontrarsi fra le lenzuola, per parlare il linguaggio
universale del corpo.
Uhmmm....pensate che per me invece il tempo dell'amore è l'autunno, poi l'inverno, quando tutto si definisce nella penombra e al calduccio sotto le coperte, sotto i maglioni, quando è impegnativo spogliarsi e il farlo determina il grado di volontà. pazienza, desiderio in tempi slow determinanti per il termometro erotico. Le stagioni fredde sono come il pranzo di Natale, ci vuole pazienza e buon talento per creare la magia dell'incanto perfino per l'occhio, la cura dei dettagli....la primavera e l'estate portano a nudità sdoganate al primo sguardo che, a mio avviso, portano ad approcci frettolosi, li considero i mesi del fast food amoroso. Certo , concordo sul fatto che in primavera l'ormone va a rotta di collo e stargli dietro è un'impresa, ma boh...sarà che i miei amori sono sempre nati in inverno !
RispondiEliminaMaria Antonietta Serra
cara Maria Antonietta, è bello che ognuno di noi abbia il suo tempo per la passione. A me la primavera dà senso di rinascita e apertura, da questo discende il mio invito. Ma apprezzo anche l'autunno, con il suo graduale raccogliersi e prepararsi a superare il grande freddo (e buio) invernale.
RispondiEliminaUn saluto affettuoso, tua Miss Holmes