30/01/15

IL CANTANTE CHE UN DITO SI TAGLIO' di Riccardo Ventrella

L’amico, collega chitarrista e cultore di musica Giacomo Aloigi mi reca la notizia della morte di Maurizio Arcieri. 
Non posso che esserne sinceramente dispiaciuto. 
Per quanto assai poco noto al grande pubblico, Arcieri è stato un gran protagonista della musica italiana, soprattutto di due fertili periodi: il beat e l’era punk-wave. Partito come interprete melodico, stile Michele o Dino, e hit indimenticabili come Cinque minuti e poi… (che Battiato riportò alla grande popolarità mettendola nella colonna sonora del suo film Perduto amor), Arcieri dopo aver persino realizzato dei fotoromanzi incontra Christina Moser e fonda un duo, i Chrisma (poi Krisma). 
Nel 1976 realizzano un primo brano, Amore, composto nientepopodimeno che da Vangelis, il cui fratello, Nico, sarà per qualche tempo produttore del gruppo. 
Subito dopo arrivano le influenze punk e brani come Lola e Black Silk Stocking. C’è da notare come, nonostante gli atteggiamenti estremi del duo - Arcieri durante un concerto si ferì alla mano con una lametta da barba in maniera così profondo da perdere quasi il dito - I Krisma apparissero spesso in televisione, persino a Discoring; 
e del resto Arcieri e la Moser di tv ne fecero molta, arrivando all’inizio dei Novanta a condurre Pubblimania, un’originale carrellata di spot internazionali. 
Maurizio Arcieri è stato uno straordinario precursore di molte cose, dal videoclip alla televisione via satellite, ed è il simbolo di un’epoca di straordinaria creatività alla quale, bene o male, ancora spesso ci rifacciamo. 
Requiescat.

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