06/06/14

OPOERANNOI! di Gianni Caverni

Opoerannoi!
La Giunta comunale si ritrova per la prima riunione alle 8,30 in piazza Stazione, prende il 13 (pagano tutti il biglietto, ne siamo certi, sai che mazzate alla corruzione ad ai privilegi?!) fino al Piazzale Michelangelo. Scendono e via a piedi pieni di vigore e di entusiasmo operativo fino a San Miniato. C'è anche Nicoletta Mantovani vedova Pavarotti che serve a poco apparentemente se non che può forse (anzi FORSE!) ottenere qualche ingaggio di prestigio a prezzi popolari per il nuovo Teatro dell'Opera che parte col fiato corto, anzi cortissimo. Ma di questo non mancherà occasione di parlare.

Gli deve essere sembrata una grande idea a Nardella o a chi per lui quella di fare la prima riunione del nuovo governo della città a San Miniato: è un bel simbolo, avrà pensato, è una metafora per indicare che il nuovo sindaco e la sua truppa vogliono tener conto dell'insieme, del panorama completo dunque, dei problemi complessivi di una "moderna città metropolitana". No perché i nuovi assessori magari se non vedevano bene bene tutto il panorama della città del fiore magari non ci avrebbero pensato a vedere di tener presenti i problemi della gente: che sia dipeso dal fatto che la prima riunione della giunta veneziana non si sia tenuta in cima al campanile di San Marco se in questi giorni si assiste all'emersione di tutta quella merda relativa al Mose, come potevano fare a comprendere che non era il caso di avere in mente sono gli affaracci propri e delle proprie cricche?!
E' un segnale importante, m'immagino che dicano i sostenitori di questa ideona. Che sia un segnale non ci sono dubbi, ma un segnale della stima che Nardella sembra avere dei cittadini pronti a farsi turlupinare da azioni da minculpop. Io spero che la Mantovani non si sia ancora messa all'opera per l'internazionalizzazione di Firenze e che all'estero non abbiano fatto caso a questa piccineria che potrebbe solo renderci ulteriormente ridicoli. A proposito del ridicolo: ma che fine ha fatto il marchio, il logo, il brand, come lo volete chiamare, scopiazzato da quello di Praga e bruttarello che Nardella cantò come il frutto della genialità fiorentina salvo il giorno dopo, viste la montagna di battute che aveva generato, affermare che non era poi obbligatorio usarlo?
Opoerannoi.

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