Dal 7 al 14 marzo, Ristorante India, via Gramsci 43A, Fiesole.
inaugurazione lunedì 7 alle 19,30
Lasciando
perdere Cinquanta sfumature di grigio che
non ho visto (lo so che pensate che dicono tutti così), resta il fatto che
personalmente amo le sottili differenze di tono che trovo essere parte
integrante della vita e quindi, a loro modo, le più vicine alla verità.
Insomma
altro che cinquanta! Per me ce ne vorrebbero molte di più di sfumature di
grigio.
Davanti
alle fotografie di Andrea Gasparro mi trovo quindi inizialmente in difficoltà:
c’è solo il bianco abbagliante o il nero più profondo, non ci sono mezze
misure. Il contrasto è portato al massimo, ogni via di mezzo è inghiottita, mi
verrebbe da dire condannata, senza appello né speranza di fuga, nel bianco o
nel nero.
Mi piace
leggere queste immagini così perentorie mettendole in relazione con il titolo
della mostra che Gasparro ha scelto: UN ATTIMO PRIMA DEL NULLA. E il nulla che
sento qui evocare è quello di una sorta di catarsi nucleare, di esplosione
definitiva, di inappellabile redde
rationem, di inevitabile giudizio universale che forse ha poco a vedere con
dio ma molto ha a che vedere con l’uomo e la sua impossibilità/incapacità di
governarsi e governare la terra con raziocinio ed equilibrio.
Insomma qui
il nulla è proprio il nulla nel quale tutti noi, è questione di poco sembra
profetizzare il fotografo, verremo travolti con tutte le nostre meschinità e i
nostri egoismi. Queste potranno essere le ultime immagini che si stamperanno
nella nostra retina, bruciandola, nell’ultimo istante di quello che chiamiamo
tempo, o almeno del tempo per come lo concepiamo noi.
Ci sarà dunque
solo un attimo prima, l’attimo dopo
non ci sarà mai.
Le ardite e
spesso aride (un anagramma significativamente imperfetto per una t di troppo)
architetture moderne fra le quali riconosciamo il centro commerciale di Novoli,
qui sono ormai prive del tutto di anima, come solo sagome, silhouette, sono gli
esseri umani che le attraversano perdendo i loro connotati più personali: non
sarà mai più bella la ragazza che attraversa da sinistra a destra l’immagine
scelta per la locandina della mostra.
Gianni Caverni
direttore artistico di Un attimo prima
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