03/01/16

SPIELBERG E ALLEN, MACCHE' di Maria Antonietta Serra

Parto dalla fine : Spielberg e Allen, due mostri del cinema....a casa !!!!
Due nelle delusioni quasi in sincrono a cavallo delle festività . Il primo a batter sconfitta è Steven Spielberg che non soddisfa il mio desiderio di buon cinema col suo " Il ponte delle spie". 



Fate conto di scegliere un ottimo ristorante stellato per una cena che non sazi solo la pancia ma che possa appagare i vostri sensi con quei piccoli artifici resi possibili solo da chi possiede il dono dell'arte culinaria d'eccellenza: ecco io ero in poltrona, al cinema, con lo stesso stato d'animo di chi siede a tavola in quel ristorante stellato,  intanto che calavano le luci in sala e iniziava il film. Spielberg eh , mica Pincopalla. Capirete quindi la mia delusione intanto che la storia si svolgeva costellata di ottime immagini , confezionata con  eleganza e ben descritta, coronata da una magistrale interpretazione di Tom Hanks in gran forma. Pellicola prevedibile però, priva di pathos - e sì che di materiale  da tenerti incollata col fiato sospeso ce n'era - invece no! credo che i fratelli Coen abbiano scritto la sceneggiatura a suon di succhi di frutta; diciamo che scrissero " Fargo" supportati da ben altro carburante. Delusione, lascio il cinema con un certo languirono ...


Secondo step altamente deludente quello su Woody Allen. Il suo " Irrational Man " , film quasi didascalico sulla miseria della natura umana mi ha messa proprio ko. 


Eh sì, perché se sei lo stesso mito assoluto capace di colpire alle viscere con " Match Point ", caro Woody , devi farlo ancora come solo tu sai fare: prendi bellezza, sangue, passione, paura, egoismo, bugia, sesso nelle sue forme più sublimi e crea la magia, non ci propinare un bel filmetto dal finale buonista. Piglia coraggio e dopo tutto sto filosofeggiare vai fino in fondo e scaraventala giù per il vuoto dell'ascensore quella ficcanaso di fanciulla, poi fatti una sana scopata con la stagionata professoressa, mollala sul ciglio della strada in mutande lasciandole la sua vita a brandelli e vattene per la tua strada! Questo dovevi fare. Invece no, tu proprio tu caro Woody ci regali un bel finale di buonsenso e dopo che ci illudi pigli il protagonista e ne fai frattaglie . Ma vattinne, va...nemmeno Joaquin Phoenix ne esce credibile.
Delusione, lascio il cinema contrariata.

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