22/03/15

LATIN LOVER OVVERO VIVA LE DONNE di Gianni Caverni

"Saverio è frutto dell'immaginazione. Il grande cinema di quegli anni è veramente esistito" si legge contenti (noi) sullo schermo alla fine del delizioso film di Cristina Comencini. 
E nulla può l'archicantautore che si incarica all'uscita di cercare di rompermi i coglioni ragliando un "due ore di noia" e  convincendomi di come sia diventato necessario dedicare il prossimo martedì sera a fare pulizia di saputelli, uggiosi, musi di ciuco e teste di cazzo dalla lista dei miei "amici" di Face Book, e non solo di lì.
Allora, Latin lover è un film delizioso che tutti gli amanti del cinema e delle donne dovrebbero vedere. Saverio Crispi è un attore mitico, morto 10 anni prima. E' Vittorio Gassman, oltre a Brancaleone e Il sorpasso i classici del teatro, Marcello Mastroianni, con le calze della Loren in bocca,  il Gian Maria Volontè de La classe operaia va in paradiso e di Per un pugno di dollari
E tanti altri ancora. 
E il primo latin lover? Rodolfo Valentino, nato in Puglia, proprio dove la Comencini ambienta la commemorazione della morte del divo così presente nella sua assenza. Può essere un caso? No, dico io (mah!). 
Sono certo che qualcuno storcerà il naso perché in effetti il povero Francesco Scianna è stato chiamato a buttarsi in un'impresa impossibile, quella di farsi ricordare per l'interpretazione di Saverio, ma sono dell'opinione che questo volesse la regista perché salta agli occhi che Latin lover è un'ode alle adorabili "vittime" dell'amante latino, dell'uomo collezionista, vacuo e vuoto. Sono loro, le sue donne, mogli, amanti e figlie a dargli un senso ed uno spessore, a riempirlo ed animarlo, a fornirgli cuore e cervello. E fra l'altro ognuna a segnalare senza il minimo dubbio quale fosse il piatto  davvero preferito dell'indimenticabile.
A dire il vero un latin lover vero e ancora vivo nel film c'è, è il personaggio interpretato da Jordi Mollà, penoso (forse anche un filino troppo caricaturale) bellone iberico marito della figlia spagnola di Saverio (Candela Pena) e fulmineo amante della giovane figlia svedese del divo (Phila Viitala) che seduce grazie al profumo di Saverio che simbolicamente gli regala la moglie. Appunto un idiota, lui.


Un uomo decente è lo stunt man interpretato da Luìs Homar che prende la scena alla commemorazione del divo ma che infatti ... basta così, non vogliamo anticipare una delle numerosissime sorprese che si susseguono nel finale. Ma mi sa che avete già capito. 

Un uomo di grande spessore appare alla fine il montatore (Neri Marcorè) che tutto aveva sempre saputo e taciuto.

Una ancora bellissima Virna Lisi (a cui è dedicato il film) è splendida nella sua ultima interpretazione, quella della moglie italiana di Saverio.
 Marisa Paredes (con il suo "gatto morto") è la moglie spagnola, Angela Finocchiaro è la figlia (?) italiana. 
Chiude la galleria di queste donne che sanno passare dall'odio e dalla diffidenza a quella meravigliosa complicità cui sanno giungere le grandi donne che ci stanno accanto, quando bontà loro ci stanno accanto, la bravissima Valeria Bruni Tedeschi la cui bellezza e il cui fascino sfidano vittoriosamente i cinquant'anni e personalmente mi disarmano.
Non perdetevelo. Sempre che non siate archicantautori, beninteso.

2 commenti:

  1. Caro Gianni,
    “sono completamente d’accordo a metà con il mister” come disse uno sciagurato calciatore in una intervista dopo partita.
    Cominciamo con la parte d’accordo.
    Film delizioso e una vera goduria per i cinefili indovinare i film citati. E non solo i film, sono citate anche interviste e riprese fatte sul set dei vari Marcello, Vittorio & co.
    Storia ben raccontata e con ritmo, compresi i colpi di scena e le sorprese.
    Sulla “location” pugliese sospetto che abbia pesato molto di più il contributo della Apulia Film Commission che non la voglia di alludere a Rodolfo Valentino.
    Grande Virna Lisi, e ottimo cast tranne….
    E qui veniamo alla parte d’accordo a metà.
    1) Angela Finocchiaro: mi sta anche simpatica, ma è buona per sketch tv e poco altro.
    2) Valeria Bruni Tedeschi. Una brava attrice ha almeno un (anche ristretto) repertorio di espressioni, stati d’animo, registri ecc… Lei è sempre identica a se stessa. Fa sempre lo stesso personaggio e lo interpreta sempre in maniera identica, è indistinguibile da un film all’altro. Lo so che è una delle tue passioni, e sulla bellezza e fascino posso anche essere d’accordo. Ma che sia una brava attrice proprio no!
    E ho detto tutto.

    Carlo
    (Picchigol)

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  2. inevitabilmente completamente d'accordo a metà con te!
    gianni

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