19/03/15

BENEDETTA PRIMAVERA di Miss Holmes





Lo sentite questo friccichìo, signore? 
E la luce fuori dalla finestra, dopo le sei di sera, l’avete vista? 
È la primavera che arriva, carica di profumi e tentazioni, pronta ad aprire l porta all’estate, alla pelle scoperta, alle passioni più urgenti e, ahimé sì, anche alla prova costume. Ma è ora di cambiare punto di vista, su questa spinosa questione. 


Prima di tutto, ve lo dico di cuore, è ora di imparare ad amare davvero il nostro corpo, che con tutte le sue imperfezioni, resta sempre quello strumento magico che ci ha portato dove siamo. È di sicuro bello, ma saremo in grado di rendercene conto solo se smetteremo di sezionarlo come una sventurata cavia da laboratorio. Ed è di sicuro quello che oltre a sostenerci nell’esercizio del quotidiano, ci offre i piaceri che solo la carne lasciata libera può dare. Detto questo, è indubitabile che ogni cosa si può migliorare. Per essere più in salute e anche per essere più flessibili, e non sto parlando del Jobs Act. Se avete voglia di rassodare qualche muscolo qua e là e allenarvi per nuove e più spettacolari performances, datevi alla ginnastica: a quella più semplice, piacevole e a portata di mano. 


Avete bisogno di un partner (se non lo conoscete bene non scordate le dovute precauzioni! Se non volete figli idem. Fine parentesi educativa) e di una buona dose di desiderio. Qui l’amore non c’entra, sia chiaro, ma quando c’è è inutile dire che non guasta. Per bruciare calorie abbandonandovi alla passione vi conviene essere molto attive: saltate sulla vostra giostra personale e datevi da fare. Se lui ha del talento, potete restarci sopra un bel po’ e vi garantisco che il giorno dopo riscoprirete l’esistenza di muscoli che avevate dimenticato di avere. Il saliscendi amoroso e l’ondeggiare al ritmo del piacere garantiscono gambe più belle di una sessione di step, se li praticherete con la costanza che si addice agli amanti che si piacciono e si vogliono. 


Ma la ricerca del godimento allena ogni parte del corpo, dalle mani che accarezzano al sedere che si solleva per incontrare chi gioca con noi. Di modi ce ne sono mille, e non occorre dirlo. È bello goderne e muoversi e anche stancarsi un po’. Per poi alzarsi dal letto con quella fame da adolescente che colpisce chi è sazio di sesso e di amore. È una fame lupigna e ancestrale, del tutto incompatibile con il calcolo delle calorie e con la mortificazione della dieta costante che affligge troppe di noi. È una fame che si taglia col coltello, prosecuzione naturale della famelicità mostrata a letto. 


Una fame vera che di nervoso non ha niente e che merita di essere saziata: spinge alla ricerca di cibi nutrienti e vini con carattere, che si possono ammannire in casa o procurarsi uscendo un po’ straniti, in due, per sedersi al tavolo di un ristorante. E lì seduti, con calma, recuperare energie, dall’antipasto al caffè, senza negarsi niente dei piaceri che la tavola può dare, sia quella della pizzeria preferita o di un ristorante superstellato. Senza sensi di colpa, per carità, perché il buon cibo è uno dei pilastri della felicità, insieme al sesso fatto bene. E la felicità fa diventare belle, lo sanno tutte.

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