Dall' 11 al 17 aprile, Ristorante India, via Gramsci 43A, Fiesole.
inaugurazione lunedì 11 alle 19,30
SIMONE
CHITI
UN
ATTIMO DOPO LA BATTAGLIA E' UN ATTIMO PRIMA DELLA GUERRA
“Avremmo
potuto stupirvi con gli effetti speciali” recitava una vecchia
pubblicità della Telefunken all'alba della televisione a colori. Da
allora ne abbiamo visti tanti che invece hanno cercato di stupirci
con tecniche sopraffine rese accessibili a tutti o quasi da
straordinari programmi di elaborazione delle immagini.
Ecco
Simone Chiti è uno di questi. Le sue immagini, soprattutto della
serie “DISNEY – TheDarkSide”, sono estremamente elaborate,
frutto di ore ed ore (se non giorni) di lavoro davanti allo schermo
del computer:
“La
mia scelta è ricaduta sull’universo Disney perchè è il noumeno
degli stereotipi. Le principesse , da sempre esempi da seguire per le
bambine di tutto il mondo e che da sempre , regalano sogni e sorrisi
, si prestano benissimo a questo processo di contaminazione. Il mio
intento non è distruggere i sogni dei bambini , ci mancherebbe altro
, ma catapultare i loro idoli in un universo parallelo , dove donne
che un tempo erano dispensatrici di felicità , ora seminano morte e
distruzione”.
E
ancora: “Non potrò mai essere un fotografo di moda perché vedo il
bello nel difetto. Non voglio che si guardi una mia fotografia e si
dica “che carina” ma vorrei far riflettere le persone ,
indipendentemente da quello che voglio comunicare , attraverso
immagini d’impatto. (…) Siamo abituati a vedere le cose come ce
le hanno sempre fatte vedere ed ormai abbiamo assorbito degli
stereotipi e degli immaginari comuni. Ma cosa succede se ci tolgono
per un attimo il pavimento da sotto i piedi? Se tutto quello che
vediamo e sentiamo da sempre , in una fotografia viene mutato in
qualcosa che non ci sappiamo spiegare , magari qualcosa che ci
inquieta o che ci fa paura?”
Innumerevoli
sono ormai coloro che puntano sul ribaltamento degli “stereotipi”
tanto che troppo spesso anche questa operazione è diventata a sua
volta uno stereotipo, magari all'insaputa (relativa) dell'autore.
Un
po' (tanto) diversa è la serie dedicata ad Olga, la donna/bambina
(13 anni) costretta a crescere drammaticamente per la sua tragica
solitudine: anche qui non mancano gli “effetti speciali” e
l'ambiente è “Dark” in tutti i sensi, ma l'esigenza di
raccontare per immagini una storia vera mitiga il linguaggio super
barocco e gotico della serie precedente: mi sento di dire che qui,
almeno a mio gusto, si esprime una sensibilità più matura.
Stefano
ha 23 anni, ne avrà di foto da fare e sarà bello riuscire a seguire
tutta la sua evoluzione.
Gianni
Caverni
direttore
artistico di Un attimo prima
Nessun commento:
Posta un commento