“Nel
2007 grazie ad una fortuita quanto inaspettata occasione, riceve la
sua prima reflex. Tra l'aprire la scatola e far scattare l'amore per
la fotografia si frappone solo il debole sigillo in carta della sua
Canon 350D con obiettivo 18-55.
(…)
Il
suo obiettivo: fare una foto che gli piaccia davvero.
Passa
il tempo, cambia diverse cose nella sua attrezzatura, ma conserva il
primo amore, quella Canon 350D con il 18-55.”
Così
si presenta Riccardo, 48 anni, informatico, romano di nascita, da 27
anni fiorentino, il cui cognome la dice lunga sull'origine della sua
famiglia.
Un
attimo prima. Fermo immagini tra presente e passato è
il titolo sotto il quale raggruppa le 11 fotografie con le quali
partecipa alla terza edizione i “Mi espongo”, il concorso
fotografico organizzato dal Ristorante INDIA di Fiesole (dal 15 al 21 febbraio, locandina) Immagini
che non hanno, per la maggior parte, bisogno di alcun titolo o nome.
Sono solo attimi transitori che lasciano a chi le guarda la piena
immaginazione
nello svolgimento.
Nelle
11 foto, solo i numeri che le contraddistinguono e le “classificano”, il
resto è dato unicamente all’interpretazione personale.
Sono
senz'altro immagini intense realizzate con grande maestria, dalla
sensuale danza del fumo, al lavoro di una parrucchiera (?) assai pop,
all'ingresso di un hotel alla cui porta in direzioni opposte vanno un
uomo e una donna, citazione colta del finale di “Grand Hotel”:
Gente che va, gente che viene.
Ma,
lo confesso, la foto che più mi ha colpito è la rappresentazione,
semitragica e tuttoironica dell'autore intento a meditare con una
certa leggerezza sostanziale eppure con una grevità formale su una
sorta di suicidio improbabile, più messo in scena che realizzabile:
la pistola che Mongiu si punta alla tempia è per fortuna solo una
fotografia.
E' per davvero l'arma “giocattolo” per antonomasia. I
toni drammatici del bianco e nero stanno al gioco “cucinando”
un'immagine, adatta a fini palati, nella quale tutto mi sembra
perfettamente bilanciato.
Gianni
Caverni
direttore
artistico di “Mi Espongo”
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