22/02/16

BENVENUTO SABA ESPONE A FIESOLE

E' il nome del fotografo che espone al ristorante India di Fiesole dal 22 al 28 febbraio nell'ambito della terza edizione di “Mi espongo” che quest'anno ha come titolo unificante di tutti i lavori “Un attimo prima”.

Eppure è anche un saluto e mi piace leggerlo così: “Che tu sia benvenuto Umberto Saba!”, uno del maggiori poeti italiani del secolo scorso.
Il poeta ha le sue giornate
contate,
come tutti gli uomini; ma quanto,
quanto variate!
.
Il poeta ha le sue giornate
contate,
come tutti gli uomini;ma quanto,
quanto beate!
Proprio così inizia e finisce Poeta del Saba triestino. Che in realtà si chiamava Poli.

Il nostro Saba si chiama davvero così ed è nato in Sardegna.
Ma siccome ormai, senza ombra di dubbio, la fotografia è un'altra forma di poesia non è ardito “giocare” con questa omonimia e guardando le immagini che Benvenuto ha scelto di esporre non poter che essere completamente d'accordo che anche le sue giornate siano variate e beate.

Diversi anni separano fra loro le foto eppure si coglie intatta la stessa curiosità ed attenzione sia che ci parlino della Sardegna, della fett'unta toscana, del brulicare di vita intorno alla scultura in marmo esposta, anni fa, sotto Palazzo Vecchio.
Meno leggibile forse rispetto al lavoro di altri fotografi è il tema di “un attimo prima” anche se per esempio la bambina immobile seduta sul marmo in piazza Signoria contrasta con molte delle persone che intorno a lei sono “mosse”.

E' personalmente la rana, essiccata, mummificata, rimasta schiacciata dallo spostamento di una lastra di marmo, l'immagine che mi colpisce più: direttamente e immediatamente mi ricorda forse il più famoso “un attimo prima” della storia, quello dedicato a Jacques II de Chabannes, signore di La Palice: « Ahimè, La Palice è morto,
è morto davanti a Pavia;
ahimè, se non fosse morto
sarebbe ancora in vita. ».


Gianni Caverni


direttore artistico di “Mi Espongo”

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