Fare sesso è bello. Bellissimo. Fa bene alla
salute, al cuore, alla circolazione, alla pelle. Assesta gli ormoni e mette il
turbo ai neurtrasmettitori che migliorano l’umore. Fa perfino bruciare calorie.
Praticamente la panacea di tutti i mali. Ve l’ho sempre detto, da che ho
iniziato a scrivere qui. È divertente, sano, appassionante.
Con il vantaggio
che si può fare dappertutto e con sostanzialmente tutti (alla larga dai
minorenni e ricordatevi sempre che “no” vuol dire “no”), avendo la minima,
ovvia, indispensabile cura di proteggersi da malattie o gravidanze
indesiderate.
E però, c’è un però. Per farlo bisogna essere
almeno in due. E per quanto non si debba in alcun modo disprezzare la
rigenerante pratica masturbatoria che nelle solitarie notti e nei letti vuoti
ci permette di rilassare i muscoli o addormentarci più rilassate, devo
confessare che avere un partner di ciccia davanti rende la faccenda
completamente diversa.
Eppure, e forse il mio lungo silenzio
dovrebbe suggerirvi qualcosa in proposito, può capitare anche alle missholmes,
di sperimentare quella che con termine vagamente monastico, viene definita
“astinenza”. Mesi senza battere chiodo, e scusate il francesismo.
A volte è perché perché quelli in cui ti
imbatti non ti piacciono. Magari son bruttarelli e non compensano con
l’intelligenza. Magari son bellini, intelligenti, ma bah, non quaglia la
storia. Magari perché a quello che piace a te non piaci tu. Magari perché a te
piace uno e a lui piaci tu, ma poi incidentalmente scopri che lui è uno psicopatico
e non per dire, proprio sul serio. Magari il giorno dopo stai per riprenderti e
sei tutta lusingata perché un altro ha fatto il diavoloaquattro per
rintracciarti su facebook dopo un breve contatto visivo con la tua generosa ma
ancora elegante scollatura e sarebbe anche esteticamente presentabile, peccato
che spulciando il suo profilo viene fuori che è uno in fissa con i gruppi
nazirock.
E insomma ti viene il dubbio di attrarre tipi un filino troppo strani
per i tuoi gusti e allora ti rintani in casa a interrogarti sul perché tutti a
te.
O magari sei tu che non ha voglia. Che sei a
posto così per un po’. Che proprio non sei dell’umore giusto, hai altro a cui
pensare, hai ferite da curare o progetti che ti assorbono in modo così totale
da far sì che la testa prenda il sopravvento. Che non vuoi accostarti ad altri
corpi, né concedere quell’intimità in qualche modo inevitabile anche nelle
onenightstand. Che non stai bene con il tuo corpo e hai difficoltà a mostrarlo
oppure che ci stai così a tuo agio che per qualche tempo lo custodisci
gelosamente e non riesci a offrirlo a nessuno che non sia tu stessa.
Ci sono tanti modi di attraversare questi
momenti. Se il desiderio morde, non è semplice. Il rischio di fare scelte
imbarazzanti sull’onda di necessità impellenti e trovarsi a calarsi dalla
finestra di fronte alla scarsità dei mezzi dell’uomo in questione (mi è
successo, con un tipo insostenibile) è altissimo. Per questo è sempre bene
mantenersi almeno vagamente soddisfatte: un orgasmo prima di dormire aiuta, per
evitare che l’ormone imbizzarrito ci porti come Furiacavallodelwest oltre
staccionate che da lucide e serene non avremmo mai saltato. Ci sono in giro
anche tanti meravigliosi sex toys: se non li avete, il mio consiglio è di
comprarli.
Potrete usarli poi anche con un partner, eventualmente. Ce ne sono
di deliziosi, da scegliere con cura, nella massima discrezione della vendita on
line se doveste in altri modi sentirvi in imbarazzo.
Invece, non fate docce fredde, a meno che
vogliate rassodare chiappe e puppe: rischiate solo la bronchite.
Magari andate
a correre, che quello fa bene a tutto.
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