Dal 20 al 26 giugno, Ristorante India (chiuso il martedì),
via Gramsci 43A, Fiesole.
inaugurazione lunedì 20 giugno alle 19,30
Cosa
sono, a che servono? Per chi li mette sono sempre un tragico ricordo,
e spesso per lungo tempo vengono sostituiti perché restino sempre
freschi. Ma il tempo passa per tutti, anche per il dolore, e alla
fine vengono definitivamente sostituiti con delle copie di plastica.
Giulio
Arcangeli partecipa anche quest'anno a “Mi espongo” dopo il
successo raccolto l'anno scorso con le immagini scelte come le più
belle dallo staff del ristorante India.
Senz'altro,
a prima vista, o meglio a prima riflessione, queste fotografie hanno
un amaro retrogusto: Giulio si è fermato (a volte anche no) per
testimoniare la presenza, in molte, se non in tutte (purtroppo), le
strade d'Italia di un segno inequivocabile.
Al centro del suo
interesse sono stati i fiori che, lungo i margini dell'asfalto,
vengono collocati il più delle volte dove sono morti dei giovani,
recisi come fiori da un destino atroce e spesso da una guida
imprudente.
Mai
UN ATTIMO PRIMA avrebbe potuto essere così decisivo!
Ma
Giulio sembra non voler cogliere l'abisso di tristezza che ha
accompagnato ed accompagna coloro che questi fiori hanno collocato e
rinnovato: “C'è in fondo anche qualcosa di sereno in questi segni
laterali – dice – così pieni di colore e di amore”.
E
forse c'è anche la speranza di chi è stato così duramente ferito
negli affetti che il sacrificio dei loro cari possa essere da monito
e da affettuoso suggerimento di prudenza.
I
motociclisti, le auto e i ciclisti che si vedono passare accanto a
quei fiori nelle foto di Giulio segnalano la vita che va avanti e che
per farlo deve far sbiadire il dolore.
Per
fortuna.
E
viene di cantare “On the road again” con i Canned Heat.
Gianni
Caverni
direttore
artistico di “Un attimo prima”