18/04/16

GIULIA MINUCCI A FIESOLE PER "UN ATTIMO PRIMA"

Dal 18 al 25 aprile, Ristorante India, via Gramsci 43A, Fiesole.
inaugurazione lunedì 18 alle 19,30

GIULIA MINUCCI: UN ATTIMO PRIMA

La fotografia è stata scattata in una giornata estiva durante una chiacchierata con mia nonna, la quale parlando della sua giovinezza tiene stretta in mano la falce che conserva gelosamente ormai da molti anni. Simbolo del duro lavoro da contadina che ha dovuto affrontare ma soprattutto ricordo dei suoi più cari momenti di gioventù”, così mi ha scritto diversi mesi fa Giulia Minucci inviando la foto con la quale chiese di partecipare ad “Un attimo prima”, foto che ha poi scelto per la locandina della mostra che si apre oggi.

Tina Modotti” mi sono detto appena ho visto l'immagine! Ho certamente esagerato ma più che un giudizio di merito è stato un genuino moto dell'anima. La falce, così spesso presente nelle immagini della grande fotografa, attrice e militante comunista italo/messicana, il netto bianco e nero che disegna le mani rugose della nonna contadina mi hanno fatto piacevolmente reagire come una sorta di cane di Pavlov. In quelle mani, in quella falce, in quella vestina a fiori estiva, addirittura anche in quella sedia di plastica c'è davvero tutto “Un attimo prima”: un attimo prima del racconto, del praticare di nuovo il magnifico territorio dell'apprendimento per via orale delle storie del passato, storie personali e collettive.

Ma il concetto di un attimo prima attraversa anche le altre fotografie, tutte in bianco e nero e quasi tutte scattate con una macchina analogica: la serie dei panni stesi (Pratolini! ha esclamato guardandole la mia anima pavloviana che è sempre vigile), tema non certo originale ma qui visto, mi racconta Giulia, come attesa che dalle finestre o sul balcone appaia la donna (o l'uomo), a concludere lo svolazzio dei panni, inconsapevole di essere protagonista di una raffinata danza fra corpo e stoffe mosse dal vento.

E poi i tronchi tagliati e sistemati elegantemente dagli elfi di un bosco un attimo prima del nostro arrivo.
Infine i particolari del corpo dell'autrice che protegge fra le caviglie delle uova di quaglia (un attimo prima di nascere) ed è a sua volta protetto nella sua intimità dall'architettura visionaria di un cavolo romano.


Gianni Caverni
direttore artistico di “Un attimo prima”

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