11/12/15

MARTIN CREED A BASE

BASE, progetti per l'arte,lo spazio no profit di via San Niccolò (18r, a Firenze) gestito da un collettivo di artisti, presenta, dal 12 Dicembre al 6 Febbraio, la mostra di Martin Creed  concepita appositamente per quello spazio. 
Il vernissage diversamente dal consueto avverrà in una data a sorpresa decisa dall’artista che sarà presente e che intende così spostare l'attenzione sulla fruizione dell'opera più che sull'evento connesso alla sua presentazione. 
Il progetto di Martin Creed è animato da differenti opere che fanno percepire lo spazio fisico allo stesso tempo espanso, compresso, dilatato e pieno. Questo avviene grazie all’equilibrio degli interventi “Work No. 920” del 2008 (wall painting), “Work No. 672, FRIEND” del 2007 (neon), “Work No. 2199” del 2015 (painting), “Work No. 1597, Laura” del 2013 (painting), “Work No. 2097” del 2014 (painting) e “Work No. 921” del 2008 (wall painting). Le opere si distribuiscono nei due spazi, da sinistra a destra, come a “perimetrare” per evidenziare, ma anche per rarefare i confini fisici della scatola architettonica in cui si manifestano.

Le forme geometriche o astratte, come gli environment o le installazioni, sono sempre per Martin Creed non il fine bensì il mezzo per creare un dialogo con il contesto. Questo approccio è portato alle estreme conseguenze del progetto a BASE dalla presenza della scultura “Work No. 1638” del 2013 a forma di ziggurat di 5 longarine di ferro di misura decrescente poste una sopra l’altra. La scultura, ingombrando il centro dello spazio, destabilizza la possibilità di una visione contemplativa delle singole opere, costringendo lo spettatore a vivere quel luogo come un landscape composto da vari rumori di fondo. Inoltre, la scelta di non far coincidere l'inaugurazione con il giorno dell’apertura della mostra, è il modo da parte dell'artista di creare un tempo di attesa e far riflettere in maniera delicata sulla relazione che esiste oggi tra l'opera e l'evento, connesso alla sua presentazione nel mondo dei media, quello sociale e del sistema dell'arte.

Come scrive Lorenzo Bruni nel suo libro “Museum, Gallery and other story” pubblicato nel 2011: “Le sue opere, formalmente differenti tra loro, hanno tutte in comune il voler creare uno strappo nella percezione del quotidiano, non per astrarre lo spettatore da esso, ma per dargli una nuova concretezza. (…)”.
Tra le mostre personali: Fondazione Nicola Trussardi, Milano, 2006; the Duveen Commission, Tate Britain, London, 2008; “Work No. 409”, Royal Festival Hall, London, 2010; “Ballet Work No. 1020”, Traverse Theatre, Edinburgh, 2010; “Down Over Up”, Fruitmarket Gallery, Edinburgh and Things at The Common Guild in Glasgow, 2010; the Nasher Sculpture Center in Dallas, 2011; MARCO in Vigo, Spain, 2011; “A yearlong residency”, MCA in Chicago, 2012; “What's the point of it?”, Hayward Gallery, London, 2014. Tra le molte mostre collettive internazionali a cui ha partecipato sono da segnalare: P.S.1 and MoMA, New York, 1996; The British School at Rome, Roma, 1997; ViaNuova, Firenze, 2005; 4. Berlin Biennial for Contemporary Art, Berlin, 2006; Kunsthalle Bern, Bern, 2008; MoMA Museum of Modern Art, New York, 2009; 54. Biennale di Venezia, Venezia, 2011.

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