21/10/15

APRE IL GRANDE MUSEO DEL DUOMO

Dio mio! E' proprio il caso di dirlo anche per gli ateacci incalliti come me! Dopo anni di lavori e dopo questioni relative all'incarico di progettarli il vecchio ed affascinante garage dietro l'abside del Duomo di Firenze che era sorto nei locali dell'antico Teatro degli Intrepidi è stato trasformato nello stupefacente ampliamento del Museo dell'Opera del Duomo.
"Le opere di Santiago Calatrava per il soprintendente ai beni culturali Antonio Paolucci sono così: ariose, luminose, trasparenti. Come l'ultimo progetto, un complesso in acciaio bianco e vetro che ha vinto il concorso per l'ampliamento del museo dell'Opera del Duomo tra una rosa di candidati a dir poco eccellenti , come Adolfo Natalini, Vittorio Gregotti e Gae Aulenti. «Non è stato facile scegliere - dice la presidente dell'Opera Anna Mitrano - ma alla fine a convincere maggiormente è stato il progetto dell'architetto Calatrava perché più di tutti ha saputo inventare spazi che non fossero solo contenitori di opere d'arte, ma opera d'arte essi stessi»" si legge in una cronaca del primo novembre del 2002.
Dopo la non chiarissima rinuncia del grande architetto spagnolo l'incarico dell'ampliamento del Museo è stato affidato ad Adolfo Natalini che, si può dire adesso a lavori ultimati, ha svolto con i suoi collaboratori un eccellente lavoro. 

Il cuore del Grande Museo, come si chiama adesso, è senz'altro la gigantesca sala nella quale è stato ricostruita a grandezza naturale la facciata del Duomo realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai finita e distrutta nel 1587 nella quale sono state ricollocate le statue originali. Di fronte a ricostruire idealmente quel miracolo artistico situato fra Battistero di San Giovanni e il Duomo di Santa Maria del Fiore la Porta nord e quella del Paradiso fatte dal Ghiberti; e poi gli originali dei gruppi scultorei che sovrastano le tre porte del Battistero.

Il 29 ottobre 2015 aprirà (solo per inviti, blindatissimi) a Firenze il nuovo Museo dell’Opera del Duomo che conserva la maggiore collezione al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino. 750 opere tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capolavori dei maggiori artisti del tempo: Michelangelo, Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia, Andrea del Verrocchio e molti altri ancora. Oltre 200 opere visibili per la prima volta al pubblico dopo il restauro, tra queste la Maddalena di Donatello, la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti per il Battistero di Firenze e i ventisette pannelli ricamati in oro e sete policrome su disegno di Antonio del Pollaiolo. Nel nuovo Museo trovano posto anche molte opere mai viste prima o conservate nei depositi per decenni, come le quindici statue trecentesche e quasi settanta frammenti della facciata medievale del Duomo.
L’Opera di Santa Maria del Fiore ha investito 45 milioni di euro di risorse proprie nella realizzazione del nuovo Museo. Direttore e autore del progetto museologico è Timothy Verdon, mentre il progetto architettonico è di Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti. La realizzazione del nuovo Museo dell’Opera del Duomo è parte di un programma di interventi, tra cui il restauro delle facciate esterne del Battistero che terminerà il prossimo 25 ottobre 2015, messi in campo dall’Opera in vista del V Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa Italiana che si terrà a Firenze a novembre e che vedrà la visita di Papa Francesco.
Accanto alla sala dell’Antica Facciata, le sale che ospitano la Maddalena penitente di Donatello e la Pietà di Michelangelo (1547-1555) che è una delle opere più misteriose del grande artista: forse destinata al suo monumento funebre, Michelangelo in preda allo sconforto tentò di distruggerla a martellate. La Maddalena (1453-55), capolavoro del primo Rinascimento fiorentino, rappresenta una donna anziana divorata dagli anni e dalle penitenze, così esile da reggersi appena sui piedi. Allo stesso momento la figura sprigiona una grande forza interiore nello sguardo pieno di tenerezza e devozione e nelle mani che stanno per giungersi in preghiera.
Al piano superiore i 36 metri della Galleria del Campanile di Giotto con le 16 statue a grandezza naturale - tra cui gli straordinari profeti di Donatello Abacuc, Geremia, il Profeta Imberbe e Il Sacrificio di Isacco - e le  54 formelle che adornavano il campanile. Questa sala, come quella al piano superiore delle stesse dimensioni, presenta delle aperture da cui si vede l’imponente modello della facciata arnolfiana del Duomo, in un continuo dialogo visivo.
Biglietto Unico di 15 euro comprensivo della visita del Museo, del Battistero, del Campanile di Giotto, della Cupola del Brunelleschi e della Cripta di Santa Reparata
Bambini sotto i 6 anni gratuito - Bambini da 6 a 11 anni compiuti  € 3,00

Fino al 26 gennaio 2016, possibilità di acquistare un BIGLIETTO CONGIUNTO che permette la visita al Museo, al Battistero e alla mostra “Divina Bellezza tra Van Gogh, Chagall e Fontana” a Palazzo Strozzi. Costo 12 euro, ridotto 6 euro

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