Prima andrò in Piazza Pitti che alle 20,30 dovrebbe cominciare Francesco Ricci, giovane cantautore fiorentino, già voce degli Interno 32, che presenterà tre brani inediti di matrice pop/rock.
Con lui sul palco una formazione acustica con pianoforte, tromba e percussioni.
Alle 21,15 toccherà agli Street Clerks che "tornano nella loro
Firenze, con un bagaglio zeppo di storie e un album, “Fuori”, intriso di atmosfere pop e new folk", come da comunicato stampa.
Mi dispiacerà perdermi Irene Grandi, in programma alle 22,30, e Mannarino, "stornellatore moderno e cantautore metropolitano - che - compone musiche di confine, eclettiche e contaminate, ispirate ai suoni e ai volti di una via Casilina globalizzata dove Gabriella Ferri passeggia con Manu Chao e Domenico Modugno va a braccetto con Cesaria Evora", alle 24,15.
Mi dispiacerà ma me ne farò una ragione abbastanza facilmente perché per le 22,30 in sella alla mia vetusta Atala, avrò raggiunto bel bello Piazza San Lorenzo per non perdermi il concerto di colei che con ironia si definisce "l'incontro fra Nina Simone e Janis Joplin".
Il comunicato stampa recita: "Cantautrice e interprete britannica, stella della musica internazionale, Sarah Jane Morris si muove fra rock, blues, jazz e soul con una voce che arriva a toccare l'estensione di quattro ottave. Impossibile non ricordare il suo esordio con Annie Lennox, il duetto con Jimmy Somerville nel brano “Don't Leave Me This Way”, il tributo a Robert Wyatt con Annie Whitehead e gli undici album pubblicati come solista, tra cui il best-seller eponimo. In carriera anche collaborazioni con artisti italiani, tra cui la vocalist fiorentina Simona Bencini, con cui duettò in memorabile Sanremo di qualche anno addietro". Impossibile non ricordare, aggiungo io, il bellissimo suo concerto di qualche anno fa nel cortile del Bargello, a Firenze.
"Si chiude sulle note di Benny Goodman, CountBasie e della tradizione swing degli anni ’30 e ’40 il capodanno in musica di piazza San Lorenzo. A salire sul palco non può essere che lo Swing 10tet capitanato da Nico Gori, clarinettista jazz di caratura internazionale, una vita sospesa tra Italia e Danimarca, svariati riconoscimenti in bacheca e vent’anni di musica insieme al gotha del jazz.
E' Piazza Santissima Annunziata il luogo del Gospel: alle 22 tocca allo One Voice Gospel Singers ed alle 23 al Cleveland Gospel Singers. Ma prima sarà ricordato con un video Riccardo Marasco.
Ormai Piazza della Signoria durante l'ultimo dell'anno per usucapione è di proprietà del maestro Giuseppe Lanzetta che dirige l’Orchestra Accademica Sinfonica della Chernivtsi Philharmonic Society (Ucraina) in un programma che tocca dal “Nabucco” di Giuseppe Verdi al “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. E poi Bizet, Brahms e ovviamente Strauss. Arie celebri di opere, valzer e polke della tradizione viennese si susseguono nella piazza per tradizione sede dell'appuntamento di fine anno dedicato alla classica.
Anche quest’anno, Scandicci sarà la quinta piazza del Capodanno
Fiorentino con un'impronta più politica: oltre agli artisti, i protagonisti saranno i rifugiati e richiedenti asilo, impegnati a fianco dei volontari della Croce Rossa nel progetto "Cittadini del mondo". A scaldare il pubblico di Piazza della Resistenza, dalle 22, sono i ritmi brasiliani dei Forró Miór.
Alle 23 sarà la volta dei testi impegnati e del combat-folk dei Modena City Ramblers, da oltre vent’anni sinonimo di fratellanza, una voce schietta che regala emozioni e divertimento. Il Tracce Clandestine Tour prende il nome dall’ultimo album ed è un concentrato di perle rare del loro repertorio. Brani proposti dal vivo durante anni di concerti, ma che non erano mai finiti su cd. E che nell’occasione vanno ad aggiungersi al capisaldi di sempre.
Il costo dell’evento fiorentino è di 300 mila euro, interamente coperto da sponsor. Tra questi, i main sponsor Acea e Gruppo Hera, presente quest’anno per la prima volta.
Il Capodanno è stato presentato, oggi 28 dicembre, dal sindaco Dario Nardella e dal sindaco di Scandicci Sandro Fallani. Nardella, il linea con Renzi, emanava ottimismo da tutti i pori, vabbè.
Ah, ha fatto appello affinché non si facciano i botti.
Erano presenti anche Grandi, Mannarino, Street Clerks e Francesco Ricci.
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