Anghiari
(Ar), dal 10 al 19 agosto 2017
XXII° edizione
VIA DA NOI
Inizia
giovedì 10 agosto la ventiduesima edizione di Tovaglia a Quadri, evento
fortemente identitario dove si mescolano teatro, buon cibo e
vita quotidiana, una formula antica almeno quanto le mura della
splendida Anghiari.
Tovaglia a
Quadri, evento teatrale che si svolge dal 1996 fra le mura medievali di Anghiari, in provincia di Arezzo, definito dai suoi autori “cena toscana con una storia
da raccontare in quattro portate” arriva quest'anno alla sua
ventiduesima edizione. Promossa dall’associazione culturale
Tovaglia a Quadri, che si occupa anche degli aspetti logistici e
organizzativi, realizzata in collaborazione con l’Associazione Teatro Stabile di Anghiari come
responsabile della parte artistica, con il Comune
di Anghiari (Ar) e la Rete Teatrale Aretina, con il sostegno della Regione Toscana e di
numerosi sponsor locali, questa originale
manifestazione raccoglie ogni anno oltre 1400 spettatori provenienti da tutto il territorio nazionale.
Via da noi, lo spettacolo che avrà luogo da giovedì 10 a
sabato 19 agosto, alle ore 20,15, scritto come sempre dal direttore artistico
del Teatro
Stabile di Anghiari Andrea
Merendelli e da Paolo Pennacchini,
porta in scena come di consueto una storia centrata
su problematiche del nuovo millennio che si fondono con le vecchie tradizioni
del paese. Le storie narrate negli spettacoli sono infatti frutto di un
continuativo lavoro di ricerca d'archivio, unito alle testimonianze degli
abitanti del posto, legate alla memoria di Anghiari, ai racconti dei nonni.
Vicende di vecchia data che gli autori restituiscono alla
collettività con un sapiente lavoro di ricerca, antiche passioni sopite,
vicende più o meno note ma anche personaggi dimenticati tornano a vivere grazie
alle interpretazioni degli attori locali che si fanno menestrelli delle loro
stesse radici. I personaggi tipici del paese abitano gli amarcord che si
intrecciano con il presente e con le vite, solo apparentemente quiete, dei
protagonisti. Il tutto condito dagli stornelli toscani che risuonano dalla
fisarmonica e dalle voci degli stessi attori in mezzo ai vicoli di Anghiari
mentre, tra una scena e l’altra, il pubblico si gode la prelibatezza dei piatti
e del vino rosso.
E' questa tematica della memoria civile della collettività una
delle caratteristiche salienti della manifestazione, che dal 1996 ci ha parlato e portato dentro
piccole grandi storie che vanno dalle miniere etrusche a Leonardo, dal
brigantaggio alle deportazioni naziste, dall’emigrazione in Argentina alla
svendita dell’acqua pubblica, dagli artigiani alla crisi della sanità fino ad
arrivare alla crisi occupazionale della Buitoni, partendo dal locale fino ad
arrivare al nazionale. Storie antiche o temi di potente attualità, come
afferma Gianfranco Capitta
“Gradualmente, con
lo scorrere degli anni e delle portate, si è passati dal racconto dei fasti di
una celebre cortigiana locale approdata in Vaticano (L’Anghiarina, appunto), al
problema degli immigrati che qui sono molti e rendono possibili le grandi
coltivazioni di tabacco pregiato”.
La carica civile non viene mai meno in questi temi brucianti, che a tavola sono
divenuti patrimonio comune, raccontati con l'umorismo toscano che rende
“accettabili” le realtà raccontate, tutte pienamente documentate, in un vero e
proprio teatro della memoria collettiva in cui la piazza del paese diviene una
“zona franca” dove la memoria può essere (o non essere) condivisa da tutti. Le
prime tredici sceneggiature sono state raccolte, nel volume Tovaglia a Quadri, tutte le storie,
pubblicato nel 2009 con prefazione del critico teatrale Gianfranco Capitta.
Palcoscenico deputato è la piazzetta del Poggiolino, luogo denso di significati per i suoi
abitanti, una piazzetta lunga e stretta che si trova
nel cuore del borgo.
Paese della alta Val Tiberina, adagiato tra Toscana, Umbria e Marche – Anghiari
– è noto ai più per il famosissimo
affresco perduto di Leonardo da Vinci,
giunto a noi tramite i disegni di Rubens (conservati al Louvre) e
un’opera del 1470 di Biagio di Antonio (oggi alla National Gallery of Ireland
di Dublino). L'opera di uno dei più grandi geni dell'arte raffigurava la famosa
e omonima battaglia, che avvenne il 29 giugno 1440 proprio nella piana
antistante la parte più antica della città, il Poggiolino, appunto.
Lo spettacolo si svolge mentre il pubblico
cena, degustando piatti tipici del luogo come crostini, bringoli, bocconcini di
Chianina, cantucci, vino rosso e vin santo del contadino, seduto ad una tavola apparecchiata con le
famose tovaglie a quadri della storica manifattura anghiarese e gli
attori-abitanti raccontano affacciati a porte e finestre che danno sulla
Piazzetta. Sono gli stessi cittadini,
non dunque attori professionisti, a recitare tra i commensali della lunga
tavolata. A scandire la performance, gli intermezzi musicali che rappresentano
una sospensione del racconto e accompagnano le portate servite agli
“spettatori” dagli stessi “attori”, deputati al ruolo di camerieri, sia nella
finzione che nella realtà. Le materie prime che compongono il menù
rientrano nel circuito "Campagna amica", la prima rete nazionale per
la vendita diretta, dal produttore agricolo al consumatore. Soltanto prodotti
italiani, garantiti, per una spesa sostenibile ed ecocompatibile.
Il
Teatro, il buon cibo e la vita quotidiana, una formula antica almeno quanto le
mura di questo splendido borgo toscano. E' questo il significato profondo della
Tovaglia a Quadri: il rovesciamento degli
stereotipi vernacolari da intrattenimento, e da ultimo un rito collettivo, dove
si mangia si canta, si ride e si digerisce, a volte male, una realtà locale con
specchi e riferimenti a rapporti e relazioni universali.Il tutto senza mai rinunciare a sceneggiature
che attingono ad un grande patrimonio di battute e di originale comicità
toscana, che gli spettatori affezionati sanno ormai a memoria e che vantano
numerosi tentativi d’imitazione. Drammaturgie che hanno il grande merito di
rievocare memorie vicine e lontane, piccole e grandi, della storia del paese,
condite di una cultura arcaica e folklorica, sopravvissuta nei paesi, che
recupera la saggezza antica ed è infarcita di scaramanzie e credenze popolari.
L’evento è realizzato con il
contributo della Regione Toscana, Comune di Anghiari, Coldiretti e Campagna
Amica.
Sostengono l’iniziativa: Biokyma, Busatti, Estra Energie, Coingas, Vimer, Amedei, Gruppo alimentare Valtiberino, Ecosanit, Verretta, Open Com, Graziotti
Sostengono l’iniziativa: Biokyma, Busatti, Estra Energie, Coingas, Vimer, Amedei, Gruppo alimentare Valtiberino, Ecosanit, Verretta, Open Com, Graziotti
In collaborazione con Teatro di
Anghiari e Rete Teatrale Aretina
INFO E COSTI:
Ingresso 43,00 euro
Prevendita e info: da martedì 1 agosto presso l’ufficio turistico Pro Anghiari in orario 10.00 -12.00 e 17.00 - 18.30.
Ingresso 43,00 euro
Prevendita e info: da martedì 1 agosto presso l’ufficio turistico Pro Anghiari in orario 10.00 -12.00 e 17.00 - 18.30.
Corso Matteotti 103 – Tel. 0575.749279
Email: proloco@anghiari.it