23/10/15

VIA SANTA MARIA TUTTA D'ORO, DOMANI!

Fra via Romana e via dei Serragli ci sono diverse vie, una di queste è via Santa Maria, in Oltrarno.
E che c'è in via Santa Maria?
Tante cose, tanti artigiani, come nelle vie d'intorno del resto.
Occhei, ma al numero 23/25 di via Santa Maria che c'è?
C'è Cango, acronimo di Cantiere Goldonetta (dal nome dello spazio attiguo al delizioso teatro Goldoni).
E cos'è Cango, acronimo a parte?
E', come si legge nell'intestazione, il "Centro di produzione della Compagnia di Virgilio Sieni".
E chi è Virgilio Sieni?
Ti dico solo che nell'enciclopedia Treccani si legge "Dopo essersi perfezionato nello studio della danza contemporanea ad Amsterdam, in Giappone e negli Stati Uniti, ha fondato il gruppo Parco Butterfly (1983-89), dando vita, in seguito, alla Compagnia Virgilio Sieni (1991) divenuta uno dei complessi di punta nel panorama coreografico italiano". 
Vabbene, e che cosa ha organizzato in questi giorni la Compagnia Virgilio Sieni? 
Ha organizzato UMA-NO, ossia "un progetto che coinvolge coreografi – ma anche filosofi, antropologi, storici dell’arte – italiani e stranieri in una riflessione sull’umano in relazione al corpo. Accanto agli spettacoli sono quindi in programma incontri teorici e pratici, percorsi di trasmissione verso la creazione e visioni di opere nate da residenze di giovani coreografi. Umano si svolge, oltre che a Cango e al Teatro della Pergola (dove proprio stasera, venerdì 23 ottobre, è in programma la seconda e ultima replica di "Le Sacre", ndr), in un’articolata geografia di luoghi non teatrali dell’Oltrarno: laboratori artigiani, chiese e musei". 
Capperi! Ma perché sei partito a raccontare di via Santa Maria? 
Ma perché finalmente domani, dopo il rinvio causa maltempo della settimana scorsa, via Santa Maria si fa allegoria di un cammino fatto di incontri: 900 mq di foglia d’oro (messo a disposizione dal "battiloro" Giusto Manetti) lastricano il selciato dall’imbocco in via Romana allo sbocco su via dei Serragli, in omaggio alla grande tradizione artigiana dell’Oltrarno. Un’installazione urbana che vuole essere il segno dell’incontro tra antichi saperi artigianali e nuove visioni. Per un giorno la strada, esclusi solo i marciapiedi, viene rivestita doro, diventando metafora di un’identità cittadina che è bene pubblico. Azioni coreografiche, incontri e performance invitano a percorrerla e a sostare per cogliervi il riflesso di un prezioso vocabolario di gesti e per condividere una riflessione sull’umano. 
Allora non c'è solo la strada dorata? 
Proprio no, dalle 16 a sera inoltrata la strada dorata sarà sede straordinaria di incontri e spettacoli. Prima che tu me lo chieda eccoti il programma di domani, sabato 24 ottobre:
ore 16  Inaugurazione de La strada d'oro
AZIONI COREOGRAFICHE di coppie di Madri e Figli in vari spazi lungo via Santa Maria
ore 17 Giancarlo Gaeta - Il corpo di Antigone, INCONTRO, via Santa Maria 21r
ore 18, 18.15, 18.30, 18.45:  Marina Giovannini Figurina, PERFORMANCE, Botteghe artigiane
ore 19 Collettivo Cinetico Your <age> ,  Cango, via Santa Maria 25
ore 19.45 Claudia Catarzi Studio davanti a una testa, Cango e poi Chiesa di Santo Spirito
ore 21.30 Emanuel Gat Florence, Cango, via Santa Maria 25.
Ora hai finito con le domande?
No, ma dimmi la verità, non sarà mica oro vero quello che coprirà il selciato di via Santa Maria?
Come no?! Proprio oro vero!!
Madonna!






21/10/15

APRE IL GRANDE MUSEO DEL DUOMO

Dio mio! E' proprio il caso di dirlo anche per gli ateacci incalliti come me! Dopo anni di lavori e dopo questioni relative all'incarico di progettarli il vecchio ed affascinante garage dietro l'abside del Duomo di Firenze che era sorto nei locali dell'antico Teatro degli Intrepidi è stato trasformato nello stupefacente ampliamento del Museo dell'Opera del Duomo.
"Le opere di Santiago Calatrava per il soprintendente ai beni culturali Antonio Paolucci sono così: ariose, luminose, trasparenti. Come l'ultimo progetto, un complesso in acciaio bianco e vetro che ha vinto il concorso per l'ampliamento del museo dell'Opera del Duomo tra una rosa di candidati a dir poco eccellenti , come Adolfo Natalini, Vittorio Gregotti e Gae Aulenti. «Non è stato facile scegliere - dice la presidente dell'Opera Anna Mitrano - ma alla fine a convincere maggiormente è stato il progetto dell'architetto Calatrava perché più di tutti ha saputo inventare spazi che non fossero solo contenitori di opere d'arte, ma opera d'arte essi stessi»" si legge in una cronaca del primo novembre del 2002.
Dopo la non chiarissima rinuncia del grande architetto spagnolo l'incarico dell'ampliamento del Museo è stato affidato ad Adolfo Natalini che, si può dire adesso a lavori ultimati, ha svolto con i suoi collaboratori un eccellente lavoro. 

Il cuore del Grande Museo, come si chiama adesso, è senz'altro la gigantesca sala nella quale è stato ricostruita a grandezza naturale la facciata del Duomo realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai finita e distrutta nel 1587 nella quale sono state ricollocate le statue originali. Di fronte a ricostruire idealmente quel miracolo artistico situato fra Battistero di San Giovanni e il Duomo di Santa Maria del Fiore la Porta nord e quella del Paradiso fatte dal Ghiberti; e poi gli originali dei gruppi scultorei che sovrastano le tre porte del Battistero.

Il 29 ottobre 2015 aprirà (solo per inviti, blindatissimi) a Firenze il nuovo Museo dell’Opera del Duomo che conserva la maggiore collezione al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino. 750 opere tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capolavori dei maggiori artisti del tempo: Michelangelo, Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia, Andrea del Verrocchio e molti altri ancora. Oltre 200 opere visibili per la prima volta al pubblico dopo il restauro, tra queste la Maddalena di Donatello, la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti per il Battistero di Firenze e i ventisette pannelli ricamati in oro e sete policrome su disegno di Antonio del Pollaiolo. Nel nuovo Museo trovano posto anche molte opere mai viste prima o conservate nei depositi per decenni, come le quindici statue trecentesche e quasi settanta frammenti della facciata medievale del Duomo.
L’Opera di Santa Maria del Fiore ha investito 45 milioni di euro di risorse proprie nella realizzazione del nuovo Museo. Direttore e autore del progetto museologico è Timothy Verdon, mentre il progetto architettonico è di Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti. La realizzazione del nuovo Museo dell’Opera del Duomo è parte di un programma di interventi, tra cui il restauro delle facciate esterne del Battistero che terminerà il prossimo 25 ottobre 2015, messi in campo dall’Opera in vista del V Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa Italiana che si terrà a Firenze a novembre e che vedrà la visita di Papa Francesco.
Accanto alla sala dell’Antica Facciata, le sale che ospitano la Maddalena penitente di Donatello e la Pietà di Michelangelo (1547-1555) che è una delle opere più misteriose del grande artista: forse destinata al suo monumento funebre, Michelangelo in preda allo sconforto tentò di distruggerla a martellate. La Maddalena (1453-55), capolavoro del primo Rinascimento fiorentino, rappresenta una donna anziana divorata dagli anni e dalle penitenze, così esile da reggersi appena sui piedi. Allo stesso momento la figura sprigiona una grande forza interiore nello sguardo pieno di tenerezza e devozione e nelle mani che stanno per giungersi in preghiera.
Al piano superiore i 36 metri della Galleria del Campanile di Giotto con le 16 statue a grandezza naturale - tra cui gli straordinari profeti di Donatello Abacuc, Geremia, il Profeta Imberbe e Il Sacrificio di Isacco - e le  54 formelle che adornavano il campanile. Questa sala, come quella al piano superiore delle stesse dimensioni, presenta delle aperture da cui si vede l’imponente modello della facciata arnolfiana del Duomo, in un continuo dialogo visivo.
Biglietto Unico di 15 euro comprensivo della visita del Museo, del Battistero, del Campanile di Giotto, della Cupola del Brunelleschi e della Cripta di Santa Reparata
Bambini sotto i 6 anni gratuito - Bambini da 6 a 11 anni compiuti  € 3,00

Fino al 26 gennaio 2016, possibilità di acquistare un BIGLIETTO CONGIUNTO che permette la visita al Museo, al Battistero e alla mostra “Divina Bellezza tra Van Gogh, Chagall e Fontana” a Palazzo Strozzi. Costo 12 euro, ridotto 6 euro